AGGIORNAMENTI
Cerca
26 Gennaio 2016 - 14:33
Una foto d'archivio della discarica di Chivasso
Finalmente la Città Metropolitana di Torino ha di fatto bloccato il progetto Wastend, accogliendo in parte le nostre osservazioni. Il progetto, denominato “L’Officina del futuro” e proposto dalla società SMC, prevede un ulteriore ampliamento della discarica "Chivasso 3" per ulteriori 800.000 (circa) tonnellate di rifiuti industriali non pericolosi con una durata prevista di 20 anni.
La discarica esistente Chivasso 3 è già oggetto di un procedimento di bonifica tuttora in corso, a causa dell’inquinamento delle acque sotterranee noto fin dagli anni ’90, e per il quale la SMC si era impegnata ad operare in occasione del rilascio della precedente autorizzazione di ampliamento del 29/7/08.
Le motivazioni principali che hanno indotto la Città Metropolitana a respingere il progetto sono:
• il divieto di innalzare la nuova discarica sulla preesistente, sia per il rischio di cedimenti differenziali a causa del peso dei nuovi rifiuti, che per l’estrazione del percolato già problematica allo stato;
• il perdurare per ulteriori 10 anni di emissioni di odori.
Anche sui nuovi impianti di recupero di rifiuti l’Ente ha espresso molte criticità: dubbi sulle percentuali di recupero di alcuni materiali come plastiche, materassi e pannolini, varie inadeguatezze degli impianti ipotizzati.
In definitiva, la parte preponderante della fase di recupero riguarda la produzione di compost.
Riguardo all’ampliamento vogliamo ricordare che, con la citata autorizzazione del 2008, la Provincia di Torino si era impegnata a negare ulteriori futuri ampliamenti e/o nuovi impianti in quanto “il comprensorio di Regione Pozzo ospitante le discariche è un’area fortemente compromessa e condizionata da tali attività”.
Ed anche il Consiglio Comunale di Chivasso ha approvato all’unanimità, il 12/7/10, un ordine del giorno che impegnava il Sindaco ad adoperarsi affinchè quell’ampliamento fosse l’ultimo. Il documento è ben noto all’attuale Amministrazione, che lo ha citato testualmente in un proprio comunicato del 7/2/13, e soprattutto ai consiglieri che lo hanno votato all’epoca e che tuttora siedono in Consiglio Comunale.
Tuttavia l’attuale Sindaco continua a mantenere una posizione ambigua. Nel corso della conferenza dei servizi del 4/11/15 ha espressamente richiesto se una drastica riduzione dei rifiuti conferiti potrebbe far superare le criticità sollevate dai tecnici di Regione e Città Metropolitana, ma la risposta di questi ultimi è stata netta: visto il rischio reale di creare problemi di ulteriore inquinamento nell’area, non ci si può permettere di “fare delle prove” con tecnologie mai applicate in altri impianti che, se risultassero inadeguate dopo che i rifiuti sono stati conferiti nella discarica, non ci sarebbe più la possibilità di intervenire e, quindi, le condizioni del sito peggiorerebbero in modo “serio”. Attraverso la stampa locale il Sindaco ha addirittura paventato l’abbandono del sito da parte di SMC in caso di diniego definitivo della nuova autorizzazione, laddove in base alla normativa vigente il gestore ha l’obbligo di garantire la coltivazione della discarica dopo la chiusura per almeno 30 anni. Discorso diverso quello sulle royalty riconosciute negli anni al Comune di Chivasso e mai investite in progetti organici di miglioramento ambientale. Tuttavia questo fenomeno ha riguardato tutte le Amministrazioni che si sono succedute nel governo della città, compresa quella in carica. A questo punto è opportuno porci una domanda: dobbiamo aspettarci che SMC ripresenti il progetto con una drastica riduzione dei rifiuti da conferire?
Infine ci preme sottolineare un aspetto, evidenziato anche nel corso della conferenza dei servizi: “rifiuti zero” nell’accezione comune vuol dire principalmente diminuzione della quantità di rifiuti prodotti. Naturalmente aziende come SMC, che realizzano lecitamente profitti sui rifiuti, non sono interessate a questo aspetto, mentre i cittadini si aspettano che le amministrazioni pubbliche mettano in atto azioni concrete in tale direzione.
L’Amministrazione Comunale di Chivasso, con la delibera 24/14, ha aderito alla strategia di gestione dei rifiuti denominata rifiuti zero che ha promosso il percorso rifiuti zero entro il 2020, senza indicare alcuna iniziativa sull’obbiettivo della riduzione nella produzione di rifiuti.
Sulla materia ci sono ormai molti studi scientifici, anche di Legambiente, ed è su questo aspetto che intendiamo impegnarci sia nell’informazione che nel confronto con le istituzioni interessate ad affrontare il tema.
Legambiente
Circolo di Chivasso
Circolo “Pasquale Cavaliere” Basso Canavese
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.