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CHIVASSO. Edipower: preoccupazioni infondate

CHIVASSO.  Edipower:  preoccupazioni  infondate

La centrale Edipower di Chivasso

Gentile Direttore, con riferimento all’articolo "La Centrale Edipower forse riapre? E i tumori sono in aumento…”, pubblicato lunedì 8 giugno 2015 da La Voce Canavese, desideriamo fornire alcune informazioni che ci auguriamo possano essere utili a fare chiarezza sul funzionamento della centrale termoelettrica di Chivasso. Le preoccupazioni espresse dal Sig. Ugo Franchi in relazione all’utilizzo ed al consumo dell’acqua “che viene sottratta all’agricoltura” per il processo di produzione non hanno fondamento alcuno; la quantità d’acqua prelevata dal canale Cavour per il raffreddamento degli impianti viene infatti restituita al canale nelle stesse quantità e condizioni chimiche, senza quindi compromettere e sottrarre alcunché al comparto agricolo. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera (NO – monossido di azoto, NO2 – biossido di azoto e polveri - PM10, PM2,5 etc ..), è noto che la centrale, utilizzando esclusivamente gas naturale per la produzione di energia elettrica, ha un impatto bassissimo sull’ambiente, in particolare per quanto riguarda la produzione di polveri; infatti, i valori di ricaduta al suolo registrati dalle capannine di rilevamento di Chivasso e Castagneto Po nel 2014 a centrale ferma, sono equiparabili a quelli rilevati negli anni precedenti, quando la centrale era in produzione. E’ utile inoltre precisare che durante il funzionamento della centrale tutti i valori delle emissioni si sono sempre mantenuti ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalla legge. Certi di aver contribuito alla correttezza delle informazioni destinate ai lettori del suo quotidiano, porgiamo cordiali saluti.

Roberto Corona, Edipower

Fs Italiane

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