Come sappiamo a Chivasso vi è una centrale a Biomasse in Via Caluso 50 (ex-Lancia) della società Biogen che produce energia cosidetta rinnovabile e com tale è incentivata dallo Stato. A seguito delle sollecitazioni del Comitato e del Comune presso gli enti preposti al controllo sia delle emissioni sia del rispetto delle prescrizioni vincolanti in capo a Biogen è stato convocato il 23 febbraio un tavolo di lavoro presso la Città Metropolitana di Torino. Erano presenti lo staff della Provincia con a capo il dottor Pavone oltre ai tecnici Arpa; per il Comune di Chivasso l'assessore Corcione e l'Ing. Lisa e per il Comitato ambientale Vivi Chivasso il Presidente Franchi, Toscano e l'Ing. Giacomazzi. La Provincia e l'Arpa introducono l'argomento scorrendo brevemente la storia della centrale dalla nascita dell'autorizzazione all'esercizio della centrale con prescrizione 228/2007 all'analisi con modello matematico della diffusione degli inquinanti su tutta la provincia di Torino. Di seguito prende la parola l'assessore Corcione che in modo esauriente e convincente espone i dubbi sui risultati del calcolo del limite termico al termine del primo anno di esercizio della centrale; infatti, a seguito della relazione di Biogen, risulta evidente il mancato rispetto delle prescrizioni e a tal proposito chiede alla Provincia come intenda procedere nei confronti della Biogen. Inoltre l'assessore ribadisce le numerose segnalazioni di malesseri diffusi riscontrati dai cittadini che vivono nelle vicinanze e richiede l'intervento dell'Arpa affinchè vengano eseguiti campionamenti dell'aria in modo da verificare in maniera oggettiva la loro concentrazione. Dopo una lunga e moderata discussione delle parti, il responsabile dott. Pavone riconosce che la società Biogen non ha ottemperato alle prescrizioni e dichiara di voler intervenire con una sanzione amministrativa a carico della società Biogen come dettato dalla norma. Come Comitato riteniamo che la Centrale debba cessare l'attività fino a quando non sia in grado di garantire il rispetto delle prescrizioni allegate all'Autorizzazione in quanto vincolanti; ci si chiede inoltre come mai la Provincia non sia intervenuta già dal luglio 2014 al ricevimento della relazione di Biogen in cui sono evidenziati i risultati sul calcolo del limite termico consentendo con tale omissione il proseguimento dell'attività fino a dicembre 2014. Il Comitato ribadisce inoltre la necessità di campionare l'aria nelle zone abitate circostanti la centrale ponendo l'attenzione alla concentrazione di ammoniaca, principale indiziato dei numerosi malesseri denunciati dai cittadini. Alla luce di quanto esposto attendiamo una risposta dalla città metropolitana e confidiamo nella sospensione dell'attività della centrale Biogen fino al chiarimento dei punti messi in discussione.
Ugo Franchi
comitato ambientale Vivi Chivasso
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