Intendiamo intervenire come Anpi di Chivasso sul dibattito creatosi intorno alla proiezione del film “Olympia” all'interno dell’evento Obiettivo Sport e lo facciamo ora, dopo aver assistito alla presentazione e proiezione del film al pubblico. [...] E’ parso di capire da subito che l'intenzione dei proponenti fosse quella di stimolare il dibattito sull'uso dell'informazione usata da dittatori e regimi per magnificare la loro politica e per dire come lo sport in genere è stato molte volte strumentalizzato dalla politica stessa, e questo film ne è un classico esempio - si legge nella nota stampa dei partigiani chivassesi -. Su questa vicenda, senza nulla togliere alle motivazioni degli organizzatori, è certamente mancata una adeguata informazione da parte dell'assessorato, che avrebbe, forse, evitato l’insorgere di una polemica alimentata anche dall’errore di aver mandato in stampa un comunicato in cui si sosteneva che questo film è un film di valore artistico o cose del genere”. Tornando al film oggetto del dibattito in corso, la prima parte trascrive alla lettera una parte importante del pensiero filosofico di Martin Heidegger e questo aspetto poco noto è stato messo bene in luce da Giovanni Bonotto in sede di presentazione presso la biblioteca di Chivasso. Il resto del film, che verrà proiettato giovedì prossimo 20 novembre, si riduce ad una gigantesca performance che intende esplicitare all’interno delle varie azioni sportive il pensiero di Heidegger (il film è una pedante riproposizione, spesso senz’anima, degli eventi olimpici di Berlino 1936). Il film pone alcuni interrogativi: • Come è possibile che le nazioni che hanno partecipato alle Olimpiadi di Berlino 1936 abbiano contribuito senza batter ciglio alla costruzione di questa gigantesca performance propagandistica del nazismo? • Perchè la cultura occidentale e tedesca hanno rimosso pesantemente il periodo storico 1930-1940? Guardare dentro a questo periodo e a quello che è accaduto potrebbe aiutare molto non solo a capire meglio quanto è successo, ma, forse più importante, ad evitare che si verifichi oggi o nel prossimo futuro ciò che al nazismo è stato possibile: l’annientamento della soggettività e dell’autonomia di pensiero di un intero popolo e il film Olympia mette in evidenza proprio quest’ultimo aspetto e chiama in causa il silenzio di tutti. Non è possibile far finta di niente. Lo sport in genere e il calcio in particolare sono un veicolo sociale ed elettorale, non mancano esempi nel passato: fu utilizzato da svariate dittature, oltre a quella nazista, o regimi, in Italia, Argentina, Brasile, Uruguay, in Russia, in Cina ecc. ed oltre a richiamare alla memoria le dittature peggiori del secolo scorso, basta pensare al dopoguerra del “Comandante” Achille Lauro, presidente del Napoli nonché sindaco della città amata da Goethe e deputato della Repubblica o ad altri personaggi politici italiani degli ultimi vent'anni.
Sezione Anpi "Boris Bradac" Chivasso
Chivasso, 13/11/2014
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.