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CHIVASSO. Il comunicato dell'Anpi Boris Bradac sul film Olympia

CHIVASSO. Il comunicato dell'Anpi Boris Bradac sul film Olympia

Olympia

Intendiamo intervenire come Anpi di Chivasso sul dibattito creatosi intorno alla proiezione del film “Olympia” all'interno dell’evento Obiettivo Sport e lo facciamo ora, dopo aver assistito alla presentazione e proiezione del film al pubblico. [...] E’ parso di capire da subito che l'intenzione dei proponenti fosse quella di stimolare il dibattito sull'uso dell'informazione usata da dittatori e regimi per magnificare la loro politica e per dire come lo sport in genere è stato molte volte strumentalizzato dalla politica stessa, e questo film ne è un classico esempio - si legge nella nota stampa dei partigiani chivassesi -. Su questa vicenda, senza nulla togliere alle motivazioni degli organizzatori, è certamente mancata una adeguata informazione da parte dell'assessorato, che avrebbe, forse, evitato l’insorgere di una polemica alimentata anche dall’errore di aver mandato in stampa un comunicato in cui si sosteneva che questo film è un film di valore artistico o cose del genere”. Tornando al film oggetto del dibattito in corso, la prima parte trascrive alla lettera una parte importante del pensiero filosofico di Martin Heidegger e questo aspetto poco noto è stato messo bene in luce da Giovanni Bonotto in sede di presentazione presso la biblioteca di Chivasso. Il resto del film, che verrà proiettato giovedì prossimo 20 novembre, si riduce ad una gigantesca performance che intende esplicitare all’interno delle varie azioni sportive il pensiero di Heidegger (il film è una pedante riproposizione, spesso senz’anima, degli eventi olimpici di Berlino 1936). Il film pone alcuni interrogativi: • Come è possibile che le nazioni che hanno partecipato alle Olimpiadi di Berlino 1936 abbiano contribuito senza batter ciglio alla costruzione di questa gigantesca performance propagandistica del nazismo? • Perchè la cultura occidentale e tedesca hanno rimosso pesantemente il periodo storico 1930-1940? Guardare dentro a questo periodo e a quello che è accaduto potrebbe aiutare molto non solo a capire meglio quanto è successo, ma, forse più importante, ad evitare che si verifichi oggi o nel prossimo futuro ciò che al nazismo è stato possibile: l’annientamento della soggettività e dell’autonomia di pensiero di un intero popolo e il film Olympia mette in evidenza proprio quest’ultimo aspetto e chiama in causa il silenzio di tutti. Non è possibile far finta di niente. Lo sport in genere e il calcio in particolare sono un veicolo sociale ed elettorale, non mancano esempi nel passato: fu utilizzato da svariate dittature, oltre a quella nazista, o regimi, in Italia, Argentina, Brasile, Uruguay, in Russia, in Cina ecc. ed oltre a richiamare alla memoria le dittature peggiori del secolo scorso, basta pensare al dopoguerra del “Comandante” Achille Lauro, presidente del Napoli nonché sindaco della città amata da Goethe e deputato della Repubblica o ad altri personaggi politici italiani degli ultimi vent'anni.

Sezione Anpi "Boris Bradac" Chivasso

Chivasso, 13/11/2014

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