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CHIVASSO. Terrasana: "Sulla discarica, presi in giro dai nostri politici!"

CHIVASSO. Terrasana: "Sulla discarica, presi in giro dai nostri politici!"
L’associazione Terrasana di Chivasso, l’altra sera, tramite un aspro comunicato ha annunciato che non siederà più al tavolo della consulta ambientale. Il motivo è presto detto: “Non parteciperà alle attività di verifica di un progetto che garantirà il punto di non ritorno del chivassese, che ricordiamo essere oggi sede della seconda discarica del Piemonte per volumetria, e domani con un altro milione di metri cubi in più di rifiuti”. Per Paolo Zandarin e Mauro Frigato dell’associazione dei Pogliani la “politica deve fare la sua parte e con lungimiranza dire: basta Chivasso! Non vogliamo essere la capitale della monnezza”. Invece... “Cosa è diventata la consulta - inforcano da Terrasana -? Un incontro monotematico e serrato nei tempi per promuovere il futuro di un’azienda che ha fatto, fa e farà profitto sulle spalle oltre di 30.000 cittadini chivassesi che respirano ogni giorno polveri dannose e hanno respirato diossina per 48 ore ininterrotte durante l’ultimo incendio la scorsa settimana. Un’occasione per SMC di sfoggiare i vertici societari quando invece ci viene raccontato che questa sarebbe un’opportunità per tutti. Una mancata occasione per l’amministrazione di rimandare al mittente Wastend e operare assieme alle associazioni e comitati del chivassese al fine di chiedere conto ai soggetti proponenti dei danni inflitti e che oltre tutto determinano anche l’azzeramento del valore economico delle case. Gli stessi soggetti che fanno passare un messaggio di onnipotenza del business dei rifiuti e dell’impotenza della popolazione che elegge in buona fede politici che non hanno il coraggio di dire basta ai danni irrimediabili che la discarica ha determinato al territorio fino ad oggi...”.
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