Nuova fiammata della protesta No Tav in Valle di Susa. Decine di attivisti hanno lanciato grossi petardi e razzi sul cantiere di Chiomonte, bruciato pneumatici per bloccare la vicina autostrada Torino-Bardonecchia e provocato, pur senza volerlo, incendi nei boschi. Una notte di tensione che si è consumata a pochi giorni dalla cerimonia per l'avvio dei lavori della 'talpa' Federica, giovedì 21 nel cantiere francese di Saint-Martin-La-Porte (Francia), alla quale sono stati invitati Matteo Renzi e il primo ministro francese Manuel Valls. La 'passeggiata notturna al cantiere' come la definisce il movimento che si oppone alla nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione, faceva parte del programma del 'campeggio No Tav' che, come ogni anno, si svolge a luglio nella vicina Venaus e chiama a raccolta attivisti No Tav da tutta Italia e da altri paesi europei. La marcia è partita da Giaglione e, attraverso i sentieri della Valle Clarea, è arrivata nelle vicinanze delle reti a doppio filo spinato che proteggono i 7 ettari dell'area del cantiere della Maddalena, dove si sta scavando l'ultimo dei quattro - gli altri tre sono in Francia - tunnel esplorativi per la Torino-Lione. Dalla 'battitura' delle reti con bastoni, pentole e coperchi, il passaggio alla fase violenta, come è successo tantissime altre volte a Chiomonte, è stato rapido. I manifestanti No Tav hanno esploso grossi petardi ed acceso razzi, scagliandoli verso il cantiere. Le forze dell'ordine li hanno allontanati una prima volta con il lancio di lacrimogeni, ma i No Tav sono tornati nel cuore della notte prima di essere respinti definitivamente. Nel frattempo, però, un gruppo ha dato fuoco ad alcuni pneumatici vicino alla galleria 'Giaglione' della A32 Torino-Bardonecchia: l'autostrada che attraversa la Valle di Susa e porta al traforo del Frejus è rimasta chiusa per oltre mezz'ora. Poi è tornata la calma. Lo scontro sulla Tav si è riacceso anche nelle polemiche, dopo l'elezione della sindaca M5S Chiara Appendino a Torino, che proprio domani pronuncerà il giuramento di rito nella prima seduta del consiglio comunale. A lei si rivolge uno degli esponenti dell'opposizione, Osvaldo Napoli, ex candidato sindaco e capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa: "Le chiedo una forte presa di posizione contro i nuovi fatti di violenza al cantiere della Tav. Al di là del loro pensiero, - prosegue il capogruppo azzurro - le istituzioni non possono convivere con la violenza. Inoltre, ricordo a Chiara Appendino che è sindaco della Città Metropolitana e che quindi tutto il territorio di quell'area deve essere difeso da chi va contro le istituzioni".
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