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19 Aprile 2014 - 10:27
Il lago Sirio a Chiaverano
Il cigno Baldassarre torna ad accattare. Martedì scorso il pericoloso esemplare maschio ha fatto tremare di paura uno dei tanti bagnanti che cominciano ad affollare le sponde del lago Sirio. Da tempo Baldassarre non aveva più aggredito nessuno ma la presenza di altri soggetti nel suo habitat, alle porte della primavera, deve averlo infastidito. E non poco, considerato che la vittima è uscita dall'acqua riportando una ferita profonda alla nuca, lunga fino alla schiena, oltre ad altre ferite alla spalla, alla clavicola, vicino all'occhio.
L'episodio è avvenuto verso l'una e mezza del pomeriggio, lo scorso 15 aprile. A raccontarlo è Emanuele Serazio, dipendente della "Locanda del Panigaccio". "Stavo tornando a casa dal turno di lavoro – ricostruisce Serazio – quando, arrivato allo stop in direzione de Il Vecchio Cipresso, mi sono accorto che c'era un signore aggrappato al cancello. Pensavo che si fosse impigliato invece mi ha avvisato subito che era stato il cigno e mi ha pregato di aiutarlo a scendere. Gli ha dato una mano e l'ho portato al faggeto dove si trovava la moglie, con cui era venuto a prendere il sole al lago".
Il bagnante ha poi raccontato, giunti i soccorsi del 118, che stava galleggiando tranquillamente nell'acqua. Baldassarre gli ha girato intorno finchè non lo ha attaccato e lo ha rincorso ancora sulla sponda, quando è uscito nel tentativo di darsela a gambe. "Tremava tutto, era spaventatissimo – aggiunge Serazio -. Il cigno gli stava addosso ad una velocità incredibile. Da non credere che sia stato un animale così a ridurlo in quelle condizioni".
Che Baldassarre sia pericoloso è noto. La Società Canottieri di Ivrea l'ha più volte segnalato di fronte alle aggressioni subite da alcuni iscritti. Il Comune, però, può far poco, se non attività di informazione rivolte agli utenti, per via della legge. La fauna selvatica è infatti patrimonio indisponibile dello Stato, tutelata ai sensi della legge n. 157 dell'11 febbraio 1992. La Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'Unesco a Parigi, e la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 1987, riconoscono inoltre alle specie animali non umane il diritto ad un'esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche.
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