Da molti anni a Chiaverano sia i cittadini sia L’Amministrazione comunale hanno considerato, senza successo, l’importanza per il paese di illuminare nelle ore notturne la chiesa Parrocchiale… Un desiderio che oggi potrebbe diventare realtà. C’è un progetto, realizzato dal Rotary Club presieduto dall’ingegner Gabriele Mazza con un team di esperti. Il progetto ha trovato la disponibilità di alcuni soci come Mario Parodi (contatti con la Curia e il Comune), Lorenzo Faletto (prefazione, inquadramento storico), Massimo Ottogalli (rilievo di campagna e restituzione), Enrico Papa (rilievo di campagna e restituzione), Francesca Mannina (rilievo di campagna e restituzione), Antonio Gassino (domotica), Giampiero Enrione (gruppo tecnico). Obiettivi quello della fruizione del luogo per i cittadini e, data la posizione altimetrica della chiesa, quello di rendere visibile il complesso urbanistico che la comprende da ogni punto dell’arco morenico. Con le professionalità dei Soci il progetto risultava carente, però, della parte illuminotecnica: competenze trovate presso il Politecnico di Torino, con il coordinamento della Professoressa Anna Pellegrino, residente a Pavone Canavese, responsabile del Denerg -Dipartimento Energia, Membro effettivo del Collegio di Architettura e Membro effettivo del Collegio di Ingegneria Energetica. La professoressa ha incaricato per il coordinamento del progetto due giovani ricercatori: Paragamyan Argun e Lodovica Valetti. Il lavoro ha prodotto un ‘modello’ ripetibile per realizzare progetti di illuminotecnica di luoghi e strutture storiche e di pregio con una valutazione eseguita dall’architetto Lisa Accurti, responsabile territoriale della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del nostro territorio. Ai due giovani ricercatori, lo scorso maggio, è stata anche consegnata una borsa di studio di mille euro caduna durante una serata aperta al pubblico della Chiesa parrocchiale arricchita da intermezzi musicali con il prezioso organo offerti dall’ottimo organista Sandro Frola e si concluderà con un conviviale Vin d’Honneur. La Chiesa, ricostruita nel 1744 in forme barocche, è affiancata da uno splendido campanile in pietra lavorata alto ben 65 metri. Nella lunetta esterna del piccolo loggiato si trova un affresco tardo-trecentesco raffigurante una Madonna con Bambino tra Santi.
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