Mercoledì scorso è morto Francesco Brizzolara. Aveva 74 anni ed è stato uno dei più grandi interpreti del giornalismo locale in Piemonte. Direttore del bisettimanale La Sesia dal 1989 al 2005. Già collaboratore (negli anni ‘60) e poi direttore de La Sentinella del Canavese negli anni ‘70 e ‘80, che peraltro lui trasformò in bisettimanale nel 1982, è stato anche consulente per lungo tempo de “Il Risveglio di Ciriè che ha contribuito a rilanciare. E’ morto Brizzolara. “E quando si dice che uno è morto - spiegava ai suo collaboratori - bisogna scrivere “morto” , perchè i fatti vanno raccontati per come sono e le cose vanno chiamate con il loro nome...”. Uomo schietto e con l’innata capacità di insegnare il giornalismo, con metodo, quasi da manuale di istruzioni, amava coltivare le amicizie in modo semplice e conviviale. Era peraltro anche uno dalle grandi passioni. E fu la passione a guidarlo nella pubblicazione e nella riscoperta delle opere letterarie del padre, l’ingegner Carlo brizzolara, originario di Noceto in provincia di Parma, trasferitosi a Ivrea per un lavoro in Olivetti. E fu la passione a indurlo a valorizzare “i premi bonta” che da sempre, a Vercelli, La Sesia assegna ogni anno a persone meritevoli, o se si preferisce a quella silenziosa foresta che cresce quotidianamente e che lui sapeva ascoltare. E fu, sempre la passione, a suggerirgli di candidarsi e poi a indossare i panni da sindaco a Chiaverano (il paese in cui viveva), dal 1970 al 1975 e poi quelli del consigliere di maggioranza nei cinque anni successivi. E non basta ancora... Nel 1976 fondò Radio Ivrea, poi una Tv ad Aosta, poi la Giostra di Cichineto per fare beneficenza. Memorabile quel viaggio della speranza, nel 1980, in Irpinia, insieme al fotografo Giovanni Torra e a Stefano Strobbia, con un carico di aiuti da destinare alla popolazione colpita dal terremoto. Rigorosamente laico ma samaritano, liberale ma senza tessere di partito intasca raggiunta la pensione, era tornato a vivere nella sua Chiaverano. Non aveva un carattere facile ma era un uomo schietto, buono e generoso. I funerali sono stati celebrati venerdì scorso nel salone pluriuso di Chiaverano. Lascia la moglie Valeria e le figlie Francesca, Marialinda (che è stata redattrice alla Sesia al fianco del padre) e Marcella. A tutte loro le più vive condoglianze da parte di tutta la redazione.
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