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05 Novembre 2015 - 10:54
L'Associazione Tominieri Chiaverano pensa ai piccini e, per l'edizione 2016, proporrà il primo "Palio dei Bambini"! La decisione è stata presa in seguito alla riunione che si è svolta la settimana scorsa, in vista della data del 17 gennaio. "Dopo averci pensato e ripensato moltissimo, abbiamo finalmente trovato la formula giusta e definitiva" spiega Alessandro Nuzzo. L'associazione era partita con l'intenzione di far contribuire in maniera simbolica i piccoli Tominieri, che avessero voluto lanciarsi in questo gioco, con una cifra simbolica di 5 euro di iscrizione. Ma, visto l'intento di diffondere la tradizione della Battglia dei Tomini e di farla crescere e poterla tramandare nel tempo, ci sè confrontati per poter offrire l'ingresso gratuito e regalare a tutti una giornata all'insegna delle radici e del divertimento. Chiunque può far pervenire l'iscrizione entro il 12 di dicembre. Potrà lanciare il prodotto tipico e sfilare per le vie del paese.
"Al momento del Palio dei Bambini – fa sapere Nuzzo – regaleremo ai piccoli una maglietta da Tominiere, senza distinzione di squadre, ma che li faccia sentire come un'unica bellissima squadra". Sarà possibile iscriversi anche durante la "Festa D'Autunno" organizzata dall'Associazione Carnevale di Chiaverano il 7 e l'8 di novembre.
Il Carnevale di Chiaverano, con la sua Battaglia dei Tomini, ha origini lontane. Correva l'anno mille circa e gli abitanti, dediti alle loro faccende nei boschi, nelle vigne e nei prati, una volta alla settimana si dedicavano al commercio ad un mercato a cui partecipavano molti venditori di altre contrade. Fra costoro vi erano anche i venditori di tomini, che gli abitanti di Chiaverano chiamavano "Fauni" per il loro comportamento un po' enigmatico. La curiosità era grande, ma non per una ciavranota chiamata Paolina, la quale decise un giorno di conoscere il segreto della produzione dei tomini. Fingendo di raccogliere dei funghi lungo i sentieri della Serra, Paolina seguendo i "Fauni" di ritorno dal mercato, raggiunse il loro villaggio e fingendo di essersi smarrita venne accolta per trascorrere la notte. Nottetempo Paolina riuscì a carpire il segreto della preparazione dei tomini e il giorno seguente, rientrando in paese, gli abitanti le chiesero dove era stata e lei per tutta risposta lo rivelò. Quando giunse il giorno del mercato vennero i "Fauni" per vendere i loro tomini, ma con grande disappunto videro che i chiaveranesi si erano fabbricati i tomini per conto loro e li vendevano agli altri mercanti, così se ne andarono promettendo vendetta. Ma la notte seguente il giorno del mercato accadde un fatto tremendo: un'enorme frana staccatasi dalle pendici della Serra travolse e distrusse il paese, i sopravvissuti si rifugiarono presso il castello e fra questi vi era Paolina che raccontò tutta la vicenda al castellano. Quest'ultimo, colpito dall'audacia e anche dalla bellezza di Paolina, le promise il suo aiuto, così il giorno successivo con i soldati raggiunsero il villaggio dei "Fauni" e lo distrussero. Il castellano e Paolina da quel giorno e tutti gli anni in occasione del carnevale, festeggiano la "Bela Ciavranota" (Paolina) e il "Gran Castellano.
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