AGGIORNAMENTI
Cerca
09 Giugno 2014 - 12:22
polizia
Più volte hanno cercato di uccidere la nonna di 97 anni somministrandole topicida allo scopo di incassarne l'eredità. I due, la nipote di 62 anni e il pronipote di 36 anni, sono stati arrestati in flagranza dalla polizia, intervenuta all'ospedale di Pinerolo, nel Torinese, proprio mentre i due le stavano dando da mangiare una mousse con l'aggiunta del veleno. L'inchiesta è stata coordinata dal pm Francesco Pelosi. I due hanno già confessato e devono rispondere di tentato omicidio.
I due arrestati sono Elisabetta Martini e suo figlio Marco Coggiola, residenti a San Mauro Torinese. I due hanno ammesso di aver tentato tre volte di uccidere la nonna. L'anziana si trovava all'ospedale di Pinerolo da aprile dopo che nipote e pronipote le avevano somministrato per ben due volte il veleno, una volta nell'acqua, l'altra nel caffè. La donna era sopravvissuta, ma madre e figlio non si erano dati per vinti e sono andati a trovarla in ospedale offrendole una mousse piena di topicida, senza sapere che gli investigatori avevano avviato indagini su di loro. Installate delle telecamere, agenti di Polizia in borghese hanno atteso nella stanza accanto un'eventuale reiterazione del reato, e sono intervenuti, arrestandoli in flagranza, appena hanno visto i due tentare di somministrare del cibo all' anziana. Elisabetta Martini aveva già un precedente penale: era stata nominata tutrice del patrimonio della nonna, ma l'incarico le era stato revocato dal tribunale, che l'aveva condannata a sei mesi per appropriazione indebita. Inoltre, dopo il primo avvelenamento, il suo telefono e quello del figlio erano stati messi sotto controllo dalla polizia. E dalle conversazioni era emerso che i due non sarebbero stati per nulla dispiaciuti della morte dell'anziana. E' stata posta agli arresti domiciliari Elisabetta Martini, la donna arrestata dalla polizia perché accusata, con il figlio Marco Coggiola, di avere tentato di uccidere l'anziana zia (e non nonna come appreso in un primo momento). I due hanno confessato di aver somministrato del topicida all'anziana parente mentre si trovava ricoverata all'ospedale di Pinerolo per le conseguenze di altri due tentativi di avvelenamento, sempre da parte di nipote e pronipote. Movente: riscuoterne l'eredità, considerato che i due sono gli unici eredi. Elisabetta Marini è ai domiciliari nel suo appartamento di San Mauro Torinese; il figlio, invece, resta in carcere.Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.