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CASTIGLIONE TORINESE. Un piano per promuovere i boschi della collina

CASTIGLIONE TORINESE. Un piano per promuovere i boschi della collina

In foto, un momento della conferenza di mercoledì sera

Racconta Pavese ne La luna e i falò di “bricchi” macchiati da casolari e fienili di mattone. Ne è piena la campagna delle Langhe: poggi sabbiosi, distese arate, gialle e brune, abitate soltanto qua e là; spesso infatti lo scrittore nostrano si riferisce ad essi come luoghi aridi e desolati. Cosa sono allora i “Boschi dei Bric”? Una piccola opportunità per le comunità di San Mauro e di Castiglione per far rivivere una parte del proprio territorio. Lo ha illustrato la conferenza “Unire le risorse boschive a vantaggio di tutti”, - la seconda della rassegna - tenutasi mercoledì settembre davanti al sindaco Marco Bongiovanni, presso il Cinema Teatro Gobetti.

Ad aprile, Bongiovanni e Loris Lovera, sindaco di Castiglione, hanno ratificato un accordo: ciò che hanno presentato successivamente, a luglio, è stata l’idea di creare una sinergia per recuperare l’ecosistema boschivo che si arrampica proprio sulla spalla destra del Po. I nostri Bric, quelli di Castiglione, di San Mauro sono verdi e ombrosi, piacevoli ma a rischio. Il fine delle attuali amministrazioni è quello di promuovere ad un tempo la corretta gestione dell’equilibrio idrogeologico del territorio, la creazione di una filiera locale del legname e la promozione, in chiave turistica, delle aree boschive che ci circondano.

Paola Laporta, membro del gruppo ”I Boschi di Bric” ha esposto il programma di rivalutazione del territorio attraverso la creazione dei boschi ecosistemici: «i boschi in passato producevano legna. Oggi si cerca di osservare il bosco in maniera più equilibrata, cercando di trovare le altre opportunità che il bosco fornire. Hanno una funzione importante per ristabilire la qualità dell’aria, per esempio, per purificarla. Una funzione idrogeologica, poiché prevengono i dissesti idrogeologici, e una biologica poiché le piante producono sostanza organica e fissano carbonio atmosferico, e infine paesaggistica, e quindi culturale e turistica».

Alle spalle un protocollo d’intesa triennale, il cui programma prenderà il via a breve. In inverno, in maniera sperimentale, si comincerà a lavorare su una piccola porzione di bosco compresa tra i due comuni. Sarà una occasione per vedere come sta la collaborazione fra Castiglione e San Mauro.

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