Chi vi scrive sono i lavoratori di Teknoservice (Ex ASA) di Castellamonte che STUFI di tutta questa agonia e pressione che ogni giorno ci viene raccontata a nostro discapito, abbiamo deciso di documentarci su tutta la vicenda nata dalle Fidejussioni sbagliate e che sta nuovamente portando problemi anche alla nostra vita quotidiana, in quanto l’incertezza di una possibile problematica fidejussoria fa si che ritorni l’incubo dell’incertezza lavorativa non solo a noi e alle nostre famiglie ma anche a chi, come le banche dovrebbero darci credito per poter quotidianamente mantenere le nostre famiglie. Questo perdurare di una situazione di incertezza sull’assegnazione del servizio di raccolta rifiuti sul territorio dell’Alto Canavese, non giova a nessuno, il clima di un ipotetico cambiamento fa far nuovamente un salto nel vuoto a tutti, ANCHE a noi lavoratori. Le regole sui bandi di gara ci sono e vanno rispettate ma per interessi privatistici non si può giocare sulla pelle della gente. La prospettiva di ricorsi su ricorsi, fomentata anche dai politici, quelli che non si sono mai sentiti e visti, quando la crisi era aperta e la speranza di salvezza era quasi nulla, ci spaventa, soprattutto ora che con l’arrivo di Teknoservice si intravede la tranquillità (terrorismo mediatico che non pagavano stipendi, falso), che va dai mezzi più che efficienti, al rispetto delle norme contrattuali, dall’attivazione del progetto porta a porta nei comuni che devono ancora averlo del bacino al coinvolgimento delle scuole a migliorare la raccolta differenziata. (...) Inutile dir che i lavoratori sono al riparo, queste notizie ci spaventano di più di quelle delle fidejussioni che a noi non ci toccano! Non vorremmo solo rischiare di cadere nuovamente nella brace, chiediamo solo di lavorare in pace. Basta giocare con la nostra pelle, se ci sono delle incongruità è giusto sollevarle e risolverle, ma non a suon di articoli “pubblicitari” sui giornali ma nelle sedi opportune che sono i “TRIBUNALI”! Ai politici ribadiamo la campagna elettorale fatela sui programmi e non sulla pelle della vostra gente, Ricordando però che chi accende questa guerra di interessi privatistici, fa si che nuovamente i cittadini/lavoratori di un territorio “stufo” subiscano passivamente. Non siamo disposti oggi abbiamo una società e con questa vogliamo andar avanti! Cgil, Cisl, Uil
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