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CASTELLAMONTE. Si sente male al ristorante e chiama i Carabinieri, condannata per stato di ebbrezza

CASTELLAMONTE. Si sente male al ristorante e chiama i Carabinieri, condannata per stato di ebbrezza

tribunale

Ubriaca, in lacrime e confusa, probabilmente quella notte aveva anche tentato il suicidio. Questa era stata l’impressione agli occhi dei Carabinieri della Stazione di Banchette che si erano recati, nella serata del 17 gennaio 2009 lungo la strada di Filia, nei pressi del ristorante “L’Oriente”, dopo aver ricevuto una strana telefonata in caserma per un incidente stradale. Dall’altro lato della cornetta la voce di una donna che, all’arrivo, era apparsa visibilmente scossa. “Piangeva, aveva l’alito vinoso ed una ferita al polso. Quando le abbiamo chiesto cosa fosse successo ha risposto: nulla” ha riferito il Carabiniere Italo Parente l’altra settimana, presso il Tribunale di Ivrea dove la donna, Maria Cristina R., è finita imputata con l’accusa di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, difesa dall’avvocato Raffaella Orsello. Per quei fatti il giudice Marianna Tiseo l’ha condannata a tre mesi di arresto e 1600 euro di ammenda (pena sospesa con condizionale) e alla sospensione della patente per otto mesi, accogliendo la richiesta formulata dal Pubblico Ministero Gianluca Dicorato. La dinamica dell’incidente resta incerta. Erano circa le nove di sera. L’auto, una Toyota Yaris, si trovava sul bordo della strada, vicina al parcheggio. C’erano a terra residui di muretto e calcestruzzo. Maria Stella R. era stata poi portata in ospedale a Ivrea. In aula, prima che fosse pronunciata la sentenza, ha provato a giustificarsi: “era ferma non guidavo, ho chiamato i Carabinieri perché mi sentivo male e anche il 118 per essere tutelata”. L’avvocato difensore aveva anche prodotto i certificati medici rilasciati dal Sert di Rivarolo e dall’Asl di Biella.

 
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