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30 Gennaio 2014 - 09:24
Discarica di Vespia, Castellamonte
Si sta formando un Comitato. Non raggruppa soltanto gli abitanti di Castellamonte ma anche dei Comuni limitrofi, stanchi dei disagi recati dalla discarica di Vespia, nell’ambito di un passaggio di proprietà che non si è ancora tradotto in azioni concrete. Il bando di gara, infatti, è stato vinto oltre un anno e mezzo fa dall’azienda Agrigarden di Moncalieri, che dovrebbe occuparsi della gestione operativa e post-operativa e provvedere alla messa in sicurezza dell’impianto ereditato da Asa. Ma il contratto, tra gli intoppi della burocrazia, è stato firmato soltanto il mese scorso, come ha comunicato ufficialmente l’autorità d’ambito, Ato-R.
Nel frattempo i residenti delle frazioni Preparetto, Campo e Muriaglio, hanno lanciato l’allarme ambientale. L’altra settimana sono state protocollate in Comune circa 200 firme raccolte. Gli abitanti chiedono un incontro con l’Arpa e pure con la Provincia e sostengono che l’impianto abbia inquinato le falde acquifere e compromesso tutti i terreni della zona. “Tutte le volte che piove – dicono – la discarica perdeva percolato…”. Martedì 15 gennaio in Municipio si è tenuto un primo incontro, affollatissimo, convocato dall’Amministrazione Comunale durante il quale il direttore dell’Ato-R Paolo Foietta ha cercato di rassicurare la popolazione con tanto di tecnici dell’Arpa al seguito per illustrare i continui controlli e prelievi effettuati ed i provvedimenti adottati di fronte ad una serie di problemi che si sono presentati da quando la gestione di Asa è scaduta nel settembre 2011, tra la perdita di percolato, biogas, fino al deterioramento di parte delle coperture del sito compromesse ulteriormente dal maltempo.
Una difesa poco rassicuranti per chi, invece, vicino alla discarica ci vive e ne patisce le conseguenze ormai da troppo tempo. Per venerdì 31 gennaio è in programma un altro incontro alle 17 a Palazzo Antonelli a cui parteciperà una rappresentanza degli abitanti di Preparetto, Campo e Muriaglio. Mentre per il prossimo 3 febbraio è convocata la Conferenza dei servizi e in quell’occasione la Agrigarden dovrebbe presentare il piano di cantierizzazione. I responsabili dell’azienda hanno proposto sei mesi di tempo prima di iniziare a conferire in discarica i rifiuti stoccabili, per oltre 80mila tonnellate ed hanno garantito che installeranno anche nuove colonnine per il recupero del biogas da sfruttare fino a 30 anni dopo la chiusura.
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