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CASTELLAMONTE. Abbattista assolta: "Gli indizi erano senza fondamento"

"Inaffidabile" la testimonianza di Sofia Sabouh e "inconsistente" la prova dei tabulati telefonici. Sono state depositate oggi le motivazioni della sentenza della Corte d'Assise d'Ivrea che lo scorso 19 giugno ha assolto dal reato di concorso in omicidio, Caterina Abbattista, 50 anni di Gassino. Secondo la Corte, gli elementi indiziari proposti dall'accusa non hanno trovato fondamento. Abbattista è stata condannata solo per la truffa ai danni della professoressa Gloria Rosboch di Castellamonte, uccisa dal figlio Gabriele Defilippi e dal complice Roberto Obert, già condannati col rito abbreviato a 30 e 19 anni di reclusione. "La scelta pur dolorosa di Caterina di affrontare il processo pubblico in Corte d'Assise l'ha giustamente e finalmente ricompensata - dicono gli avvocato Tommaso Levi e Gianpaolo Zancan, legali della Abbattista - Vorremmo anche noi che il processo finisse, ma siamo costretti ad appellare la sentenza di condanna per la truffa perché frutto di un equivoco che il codice non consente: quello di obbligare la madre a trasformarsi in un carabiniere nei confronti del proprio figlio".
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