L’Amministrazione Mascheroni scopre un problema che la minoranza da tempo aveva sollevato. Come sanno i tanti cittadini che ci hanno sostenuto, uno dei cavalli di battaglia della lista “Castellamonte che cambia” è stata l’attenzione all’ambiente. Durante gli incontri con la popolazione, si sono sottolineati spesso i problemi ecologici connessi alla mala gestione della discarica di Vespia. La nostra attenzione non è calata nemmeno dopo le elezioni, vinte per una manciata di voti da Mascheroni. La questione è stata più volte oggetto di interpellanze, richieste di chiarimento e non ha mai avuto risposte esaustive. Apprendiamo ora dagli organi di stampa che, finalmente, l’ Amministrazione comunale si è svegliata sul problema della discarica di Vespia, lanciando allarmi, peraltro veri, su disastri ambientali e problemi di inquinamento delle falde acquifere. Ma solo ora si accorgono e lanciano allarmi? Perché non lo hanno fatto a seguito dei primi sopralluoghi dell’ARPA, i cui verbali sono senz’altro stati trasmessi al Comune? Perché finora non sono intervenuti direttamente, dando la colpa ora alla Provincia, ora ad altri Enti, quando il responsabile della salute pubblica è il Sindaco in prima persona? Sono successi anche fatti “singolari”; ne citiamo uno, particolarmente significativo . Il consigliere Pasquale Mazza aveva richiesto le relazioni del sopralluogo effettuato dall’ARPA nel mese di maggio 2013. Gli è stato risposto che erano secretate. Non è venuto nessun dubbio all’Amministrazione comunale che ci fosse qualcosa che non andava? Perché lancia l’allarme solo ora? Perché si parla sempre di Provincia quando il tutore della salute dei cittadini è il Sindaco e non il presidente della Provincia? Come ci si può fidare di chi non è neanche in grado di far rimuovere i cumuli di rifiuti davanti alla discarica presenti ormai da mesi? L’altro aspetto è quello della trasparenza. C’è un nuovo gestore della discarica di Vespia e si sta decidendo sul suo ampliamento. Perchè il Comune non ha ritenuto di informare gli abitanti di Muriaglio, Campo, Preparetto e, in generale di Castellamonte, per sentire il loro parere e valutare, alla luce degli ultimi eventi riguardo l’inquinamento ambientale, specie delle acque del torrente Malesina, quali siano i pro e i contro dell’ampliamento e quali misure siano realmente da intraprendere per garantire la sicurezza dell’impianto? Noi pensiamo, come Partito Democratico, che debbano essere sentiti i cittadini, prima di fare qualsiasi accordo e che debbano essere messi in atto rapidamente tutti gli interventi per evitare i disastri paventati. Non possiamo accettare che chi ha la responsabilità e conosce da anni la situazione, passi oggi come “salvatore della patria” prendendo in giro le persone serie e in buona fede. Pasquale MazzaGiuliana Reano
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