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CASTELLAMONTE. Insegnante uccisa: spunta pistola, Defilippi la diede a Obert

Spunta una pistola nel giallo Rosboch, l'insegnante di Castellamonte per il cui omicidio sono in carcere l'ex allievo Gabriele Defilippi, il complice e amante Roberto Obert e la madre Caterina Abbattista. L'arma sarebbe stata consegnata dallo stesso Defilippi a Obert, che nel corso degli interrogatori ha sostenuto di averla sotterrata.

"Era una semiautomatica, i proiettili erano simili a quelli in uso alle forze di polizia", ha detto Obert nell'interrogatorio di garanzia, davanti al gip Marianna Tiseo.

"Gabriele me l'aveva fatta vedere per vantarsi - ha aggiunto - poi me la consegnò il 14 gennaio", ovvero il giorno dopo l'omicidio dell'insegnante di Castellamonte. "Io ho avuto paura - ha rivelato - e l'ho sotterrata nella zona di Rocca Canavese".

Dell'arma però non c'è al momento alcuna traccia.

In quell'incontro, oltre alla pistola, Defilippi consegnò a Obert anche "una busta piena di banconote da 50 e 100 euro con la scritta 'fac-simile. "Li ho bruciati", ha sostenuto Obert.

La pistola, e i soldi finti, rimandano ad un altro omicidio avvenuto nel Canavese, quello di Pierpaolo Pomatto, pregiudicato di 66 anni giustiziato lo scorso 19 gennaio con un colpo di pistola - arma mai ritrovata - e abbandonato in mezzo a centinaia di banconote fac-simile. Per questo delitto lo scorso 15 febbraio è stato arrestato un pregiudicato di 55 anni. Al momento l'ipotesi di un collegamento tra l'omicidio e il caso Rosboch non trova alcun riscontro investigativo.

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