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CASTELLAMONTE. Condannato ex numero uno ass commercianti, scherzo sui social

CASTELLAMONTE. Condannato ex numero uno ass commercianti, scherzo sui social

Castellamonte, "arco in cielo" di Pomodoro, 8-01-04

Scherzi di cattivo gusto tra commercianti a Castellamonte. Tanto da spedire l'ex numero uno della locale associazione, Luca Simondi, 38 anni, dritto dritto in Tribunale, dove si trova imputato (oggi che ha da tempo chiuso la sua agenzia viaggi "Nemisia" e vive in Spagna), con l'accusa di violazione leggi sul trattamento dati sensibili e sostituzione di persona, difeso dall'avvocato Alberto Bazzani. Alla sbarra, con lui, anche Annamaria Ronchetto, classe 1964, difesa dall'avvocato Raffaella Orsello.

Nel 2013 i due avevano inventato un falso profilo su un social network, ci avevano messo un nome di fantasia ma poi aveva inserit il numero di una dirigente dell'Ascom, l'associazione di categoria che proprio in quel periodo stava favorendo la nascita di un direttivo per coordinare e promuovere il commercio locale. Bel ringraziamento... Quando la donna se n'era accorta, perché sulla sua utenza cominciavano ad arrivare numeri sconosciuti in mezzo alle tante chiamate di lavoro, aveva sporto denuncia. Incredula che il suo numero potesse essere associato a messaggi per incontri di "un certo tipo" divulgati on line per fare amicizie e conoscenze.

Giovedì scorso i due imputati hanno patteggiato e sono stati condannati a quattro mesi di reclusione, pena sospesa con condizionale, e al risarcimento di duemila euro di danni nei confronti della persona offesa, che intanto si era costituita parte civile.

Forse per scherzo, forse per dare un po' di fastidio, la bravata aveva lasciato strascichi nei rapporti tra le parti. Su quel profilo erano stati inseriti dati sensibili che, per la nuova normativa in materia, non andrebbero assolutamente toccati. Oltre al danno morale per il contenuto dei messaggi e di quelle imbarazzanti telefonate da parte di uomini all'ignara vittima disponibile. Lei, ovviamente, aveva sporto querela perché voleva sapere chi fossero responsabili e le indagini avevano permesso di risalire a Simondi e Ronchetto. Il profilo, dopo la denuncia, era stato oscurato.

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