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CASTELLAMONTE. Stangata rifiuti. Gli scaricabarili di Maddio

CASTELLAMONTE. Stangata rifiuti. Gli scaricabarili di Maddio

Castellamonte, palazzo del municipio

Stangata sulle bollette dei rifiuti.

Il vicesindaco Giovanni Maddio incolpa il CCA. Ma se la colpa fosse del Consorzio Canavesano Ambiente non si spiega perchè allora altri Comuni dei dintorni siano riusciti a gestire l'arrivo della Tari in maniera decisamente più virtuosa. La verità è che le cause della stangata vanno circoscritte interamente ad un concorso di diversi enti nella malagestione degli ultimi anni.

In passato, tanto per cominciare, l'assemblea dei Sindaci, allora presieduta nientepopodimeno che dal Sindaco di Castellamonte Paolo Mascheroni, non ha mai approvato un dettagliato piano finanziario per la ripartizione dei costi, definiti quindi sempre in modo fittizio, nè l'Asa ha mai provveduto ad accontantonare i costi della discarica post mortem (ovvero quelle risorse che dovevano servire alla gestione della discarica dopo la sua chiusura, in attesa della bonifica e dell'ampliamento, previsti ma mai realizzati), ribaltati oggi nelle bollette degli utenti.

Se la presenza della discarica di Vespia, negli anni passati, ha sempre consentito di mantenere leggeri i costi a carico dei cittadini castellamontesi, oggi che le aziende addette alla raccolta rifiuti conferiscono al termovalorizzatore del Gerbido, non rimangono altri salvagenti con cui ripararsi dal pagamento dei costi reali.

Teknoservice, ad onor del vero, si è aggiudicato l'appalto al ribasso. Quindi non si comprendono le dichiarazioni di Maddio, e tantomeno la tesi secondo cui il trasporto costerebbe meno. Si è accorto, Maddio, che i rifiuti non sono mai stati smaltiti in strada del Ghiaro ma all'inceneritore di Torino?

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