Risposta Mozione sfiducia Bocca In riferimento all’articolo pubblicato sul settimanale “La Voce” il 31 agosto u.s. avente ad oggetto la presentazione da parte del gruppo di minoranza “Castagneto Possibile” di una mozione al Consiglio Comunale riferita al sottoscritto Massimo Bocca Assessore a Bilancio, Tributi, Commercio e Servizi Cimiteriali del Comune di Castagneto Po, sento il dovere di replicare per punti a quanto affermato nell’articolo. Per ciò che concerne la critica sulla presunta “violazione del decalogo della legalità dell’Associazione Libera”, leggendo la deliberazione di C.C. n. 40 del 25.09.2014 non si rilevano violazioni nè al Progetto “Trasparenza a costo zero” ed in particolare al punto d) “Incentivazione della trasparenza in materia di appalti”, né al Codice Etico “Carta di Pisa” in particolare punti 3 - “Principi”, 4 - “Trasparenza” e 7 - “Conflitto di interesse”. Ricordo ai consiglieri Villa e Bonomo che gli unici casi nei quali è possibile configurare un conflitto di interesse dal quale derivano in modo automatico cause di incompatibilità, sono elencati all’art. 63 del D.Lgs. 267/2000 (Testo Unico sugli Enti Locali) rubricato “Incompatibilità”. In merito all’accusa di aver “costretto la Giunta a compiere una scelta non vantaggiosa per la comunità castagnetese”, preciso quanto segue: i costi che il nostro Comune sostiene sono stati già ampiamente ricontrattati in ribasso con l’attuale gestore nelle proroghe avvenute prima della gara ultima avvenuta e quindi già inferiori rispetto alle gare precedenti espletate sotto la passata amministrazione. Confrontare a riguardo la Determinazione n°24 del 28/11/2011 (Amministrazione Villa), la Determinazione n°26 del 30/12/2014 (nostra Amministrazione) e le cifre risultanti dall’ultima gara d’appalto che si discostano di poco da quelle precedenti. Rispetto all’aggiudicazione con Chivasso, premessa la diversità della tipologia di servizi in appalto dai due Comuni corrispondente a diverse esigenze territoriali (Castagneto Po: servizi pre e post scuola, assistenza disabili, assistenza mensa, accompagnamento scuolabus, coordinamento servizi; Chivasso: pre e post scuola, assistenza mensa, assistenza su scuolabus) non presa in considerazione da Villa, anche dalla comparazione con Chivasso, risultano costi nella quasi equivalenti. Ricordo invece che se ragioniamo dal punto di vista di quanto pagano i cittadini e compariamo le tariffe scolastiche applicate dalla precedente amministrazione e quelle attualmente in essere, emerge quanto queste ultime siano state ridotte dalla nostra Amministrazione. Si veda al riguardo la Deliberazione di Giunta Comunale nella quale abbiamo abbassato le tariffe. La “Comunità castagnetese” può quindi usufruire degli stessi servizi scolastici, ma a costi inferiori rispetto al passato e non il contrario! È opportuno evidenziare altresì che l'iter seguito dalla vecchia amministrazione (di cui Villa era Assessore!) per le gare e le procedure d’appalto per l'assegnazione dei servizi scolastici è identico a quello attualmente adottato dalla nostra Amministrazione e, come accadeva in passato, anche oggi si è optato per la scelta di appalti separati. Perché appalti distinti? Le risposte sono diverse. L’attuale assenza di convenzioni in essere e pienamente operative tra i Comuni di Chivasso e Castagneto Po, significa assenza di strumenti di armonizzazione dei rispettivi bilanci e relativi strumenti di trasferimenti finanziari. Manca, quindi, il titolo giuridico per stanziare risorse comuni. Si precisa inoltre, che la ratio delle convenzioni è uniformare le due realtà territoriali e arrivare, quindi, a tariffe uguali. Per arrivare a ciò, le tariffe devono essere deliberate dalle Giunte dei due Comuni, approvate dai rispettivi Consigli Comunali. Tutto ciò comporta una gestione a bilancio pressochè identica rispetto alle coperture obbligatorie dei c.d. servizi a domanda individuale, e di conseguenza politiche comuni dei due Assessorati. Altro elemento per la scelta di appalti distinti: la necessità di attivare e garantire senza ritardo i servizi sul nostro territorio prima dell’inizio della Scuola prevista per il 14 settembre. Le convenzioni, portando delle modificazioni sostanziali tecnico-organizzative delle piante organiche dei rispettivi Comuni e dei carichi di lavoro, seguono un preciso iter che passa dal vaglio sindacale, alle Commissioni Consiliari per sfociare nelle delibere consiliari di approvazione finale. Non essendoci però tempi precisi, se non la scadenza normativa statale prevista per il 31 dicembre entro cui fare le convenzioni, non potendo come Comune di Castagneto dettare e imporre i tempi di tale iter procedurale al Comune di Chivasso, ci siamo dati come Amministrazione due importanti obiettivi: garantire i servizi in modo regolare per le famiglie e non creare potenziali disservizi. A proposito di convenzioni di servizi ricordo che l’ex Assessore Villa durante il suo mandato era un forte sostenitore delle convenzioni tra Comuni per la gestione di alcuni servizi comunali e nei Consigli Comunali del 28 dicembre 2011 e del 28 marzo 2012 proponeva la convenzione con il settore Istruzione Pubblica e Sociale di Chivasso. Oggi lo stesso Villa, in qualità di capogruppo di minoranza, ha inspiegabilmente cambiato idea e ha iniziato a votare contro le medesime convenzioni da lui proposte e da sempre sostenute. Vedasi a riprova di quanto detto, la votazione contraria espressa dal gruppo di “Castagneto Possibile” nel Consiglio Comunale del 2 febbraio 2015. Rispetto invece alla possibilità di fare comunque una gara unica, al di là delle considerazioni sopra esposte rispetto a bilancio, tariffe comuni e trasferimenti, il paragone con la gara per la ristorazione scolastica fatta per i tre Comuni citati nell'articolo è un grossolano errore tecnico in considerazione del fatto che quella citata da Villa sulla ristorazione era una gara fatta come Centrale Unica di Committenza (di durata annuale) che agiva, ai sensi dell’art. 30 TUEL, come “ufficio comune” dei 3 Comuni. L’attuale CUC con Chivasso, invece, agisce per delega di funzione limitatamente all’espletamento di gare d’appalto a cui hanno aderito una decina di Comuni, mentre invece, per fare tecnicamente una gara unica Chivasso-Castagneto Po (come detto: stanziamento di risorse comuni, funzionari comunali addetti al servizio, equiparazione tariffe, etc.) avrebbero dovuto esserci già le convenzioni approvate. Rispetto invece al mio lavoro e alle gare tengo a precisare che la Cooperativa che dirigo lavora da quasi 20 anni sul territorio chivassese dove abbiamo vinto e perso gare, passando da 5 Amministrazioni politicamente da destra a sinistra. Abbiamo avuto solo come obiettivo l’erogazione di servizi di qualità come ad es. la Biblioteca MoviMente, gli Asili Nido, i Servizi Scolastici e i Centri Estivi. Servizi che la Cooperativa, in quasi 25 anni di attività, ha fornito a più di 70 Comuni in 3 Regioni d’Italia impiegando regolarmente circa 500 soci lavoratori a tempo indeterminato con oltre 3.000 assunzioni fatte negli ultimi 20 anni. Mi domando poi quale sia il senso preciso dell'affermazione “…perlomeno per come ormai vengono intesi gli appalti nella nostra nazione”. L'espressione è decisamente equivoca e mette anche in cattiva luce il lavoro dei tecnici e delle commissioni di gara che da sempre è stato trasparente e molto professionale. Sicuramente stupisce che alla gara di Castagneto Po da sempre abbia partecipato e - quindi vinto - solo una Cooperativa. I lettori più attenti e con più memoria (articoli pubblicati proprio sul Giornale La Voce), a proposito delle accuse di conflitto di interesse rivolte al sottoscritto, ricorderanno invece le simpatiche vicende legate ai rapporti personali intercorrenti tra il personale educativo assunto dalla cooperativa (che ha lavorato nelle scuole di Castagneto fino allo scorso anno scolastico) e i precedenti amministratori comunali. Rapporti di cui Villa era a conoscenza, ma di cui oggi inspiegabilmente si dimentica. Di contro, per le gare a Chivasso si sono sempre presentate tante ditte e la concorrenza è sempre stata molto alta. In conclusione: avendo il sottoscritto nei due mandati precedenti svolto per un periodo il ruolo di capogruppo di minoranza come adesso si appresta a fare Villa, mai mi sono permesso di screditare il lavoro altrui anche in relazione ad attività che in qualche modo potevano avere una connessione diretta o indiretta con il Comune. Credo che la critica politica debba sempre essere consentita e rispettata, ma debba rimanere circoscritta in un perimetro che, con la mozione, Villa ha ampiamente superato, gettando discredito sul mio lavoro e sull’Amministrazione di cui faccio parte. Tutto ciò non rientra in quello che io credo appartenga alla discussione politica finalizzata a creare valore aggiunto per la collettività. Approfitto di questo spazio per ricordare che ad oggi non è stata avanzata una qualche proposta concreta dal gruppo di Villa & C. su questioni generali che possano interessare la collettività, né vi sono stati momenti partecipativi per condividere le scelte fondamentali nonostante i ripetuti inviti fatti dal Sindaco Ing. Bertotto. Spesso in consiglio abbiamo visto astensioni dalla votazione o addirittura assenze proprio su temi importanti come quello delle convenzioni (ma non doveva fare il Sindaco a tempo pieno???). Tutto ciò denota scarso interesse e poca umiltà nel voler “imparare” a stare seduto nei banchi dell’opposizione, portando legittimamente avanti tutte le critiche politiche sul nostro operato che ho sempre dimostrato di rispettare e che rispetterò, ma a condizione che non si travalichi e che non si scenda in vicende personali che nulla hanno a che fare con gli scenari politici. Invito Villa ad uscire da questo stato confusionale e di crisi d’identità e a “produrre”, in modo autonomo e libero da condizionamenti di persone o personaggi del passato, qualche idea, proposta, suggerimento che dimostri alla collettività che, se avesse fatto il Sindaco, qualcosa di buono avrebbe fatto e non solo, come aveva pubblicamente detto, che avrebbe fatto il Sindaco a tempo pieno come se fosse un lavoro. Purtroppo oggi non basta più. Con ciò, comunque lo ringrazio perché trovandolo, come detto, molto confuso nella sua disamina e incorrendo in grossolani errori tecnici, ha sciolto definitivamente ogni dubbio alla cittadinanza rispetto ai requisiti di base che un Sindaco deve avere per amministrare, e cioè una minima conoscenza della macchina comunale per evitare che a governare il Comune siano solo gli uffici e non i politici votati democraticamente, o peggio ancora, ex politici che dalle retrovie tirano le fila. Massimo Bocca,Assessore Castagneto Po
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