CASELLE. Elezioni. Martinetto spendacciona

Le campagne elettorali, dal più piccolo dei paesi alla più grande delle metropoli, non si concludono nell’istante fatidico in cui viene reso noto il candidato sindaco vincitore. Perchè nelle settimane successive, addetti ai lavori e cittadini curiosi vogliono anche sapere quale dei candidati è stato il più parsimonioso e chi invece è stato “spendaccione” durante quei lunghi mesi di sfida all’ultimo voto.

E Caselle non è stata da meno, visto che di recente sono state rese note le spese per la campagna elettorale dei quattro candidati a sindaco della città dell’aeroporto. E le sorprese non sono davvero mancate.

Perché ad aver speso più di tutti non è stato Luca Baracco, attuale sindaco, bensì Antonella Martinetto (Ricominciamo per Caselle), che è riuscita a spendere 4.638,90 euro tra manifesti e materiale, affitto di sale e quelle sostenute dai singoli candidati.

Baracco - al suo secondo mandato - è subito alle sue spalle. Per la campagna elettorale della lista civica “Per Caselle con Baracco - Sviluppo e Futuro” ha speso 3.950,16 euro fra studio fotografico per i “santini” e le foto per le affissioni pubbliche, tipografia, pubblicità elettorale, diritti Siae, timbro e marche da bollo. Da notare, però, come il sindaco abbia esplicitato nella rendicontazione come abbia ricevuto 4.500 euro da persone fisiche (candidati o simpatizzanti), di fatto risparmiando circa 550 euro.

Decisamente una campagna “low-cost” quella di Alessandro Favero (Lista Favero Sindaco), capace di spendere 1.452, 40 euro, di cui 868,40 per manifesti e volantini e 584 per acquisto di spazi pubblicitari. Come sempre, da anni a questa parte, è il Movimento 5 Stelle ad aver vinto il trofeo di “candidato parsimonioso”. Enrica Ivaldi, infatti, è riuscita a spendere solamente 908,34 euro tra manifesti, volantini, copisteria, materiale pubblicitario e il dominio internet per il sito per la candidatura. Dimostrando così, se ancora ce ne fosse stato il bisogno, che si può fare una campagna elettorale ed entrare in consiglio anche con meno di mille euro.