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CASELLE. Consiglio comunale aperto su vortex strike

CASELLE. Consiglio comunale aperto su vortex strike

Un consiglio comunale aperto con la partecipazione dei vertici di Sagat, la società che gestisce l’aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle.

E’ quello che lunedì sera hanno chiesto i consiglieri comunali Luigi Chiappero (Ricominciamo per Caselle), Alessandro Favero e Andrea Fontana (Lista Favero), Roberto Giampietro e Enrica Ivaldi (M5S) per discutere del problema dei “vortex strike”, il fenomeno dei vortici d’aria creato dagli aerei a bassa quota e che portano al distacco dai tetti delle tegole.

“Vogliamo che Sagat renda note alla popolazione di Caselle quali iniziative la società aeroportuale intenda assumere per ridurre l'impatto del fenomeno e quello più generale dell'impatto sonoro”. Per ora il sindaco Luca Baracco si è preso del tempo per decidere al riguardo.

E sempre sull’argomento, martedì scorso in consiglio regionale è stata discussa l’interrogazione di Davide Bono (M5S) che ha chiesto all’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, “azioni immediate per tutelare la comunità che vive in prossimità dell’aeroporto di Caselle e che sta subendo le gravi criticità in termini di danneggiamenti delle coperture delle abitazioni e di inquinamento acustico”. 

Balocco, di replica, ha spiegato come sia in dirittura d’arrivo la “ratifica dell’accordo fra Regione, Comune di Caselle, Sagat e Leonardo-Finmeccanica. Manca la firma di quest’ultima che dovrebbe arrivare nel prossimo autunno. La somma stanziata per la convenzione, di natura triennale, è di 70mila euro l’anno”. Per quanto riguarda invece l’Iresa, l’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili approvata in aula regionale solo ad aprile di quest’anno - con un emendamento con prima firma proprio quella del grillino Bono - la Regione sta valutando l’ipotesi di una sospensione, in prima battuta, della stessa tassa in attesa di “completare il cerchio. Ci sono alcuni aspetti ancora da valutare. Bisogna capire quanti sono i voli che arrivano e partono da Caselle, ad esempio. Più altri aspetti di natura tecnica”.

Insoddisfatto Bono. E con lui i 5 Stelle casellesi: “Come accade spesso vengono presi impegni suscitando ottimismo per poi non essere messi in atto. La Regione non ha quote in Sagat ma ha precise competenze sulla sicurezza: deve dare una risposta ai cittadini che si trovano senza colpe in una situazione non più sostenibile”.

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