AGGIORNAMENTI
Cerca
26 Luglio 2017 - 14:21
Era stato attratto da quella scatola, poggiata su una mensolina, all’interno di uno dei laboratori della scuola materna “Andersen” di Strada Salga a Caselle.
Nessuna maestra si era accorta di quella scena, con il piccolo Andrea Melis che ha così avuto il tempo di aprirla e prendere uno dei punteruoli che c’erano all’interno e inghiottirlo. Rischiando la vita, salvato solo dalla bravura dell’equipe medica del 118 e di quella chirurgica del Regina Margherita, che lo ha operato d’urgenza.
Da quel giorno di ottobre del 2012 sono passati cinque anni. E ora Andrea di anni ne ha dieci.
Dopo un lustro, nei giorni scorsi si è conclusa la vicenda giudiziaria, dopo che i genitori del bimbo avevan denunciato la maestra e la scuola, visto che l’insegnante non aveva creduto al piccolo.
“Nonostante la maestra avesse contato i punteruoli e ne avesse constatato l’assenza di uno di questi - spiega la nonna, Mirella Lai, nota commerciante di Mappano - non aveva creduto alla versione dei fatti di mio nipote. Eppure continuava a piangere e a lamentarsi”.
E la Iv sezione penale del Tribunale di Torino ha stabilito come dovesse essere risarcito con 80mila euro, che nei prossimi mesi verranno versati dal Ministero della Pubblica Istruzione.
“Una prima battaglia vinta - spiega la Lai - anche perché la perizia d’ufficio, effettuata dal consulente tecnico Marcello Milano, ha spiegato come mio nipote abbia subito un danno permanente nel tratto gastro-intestinale e un’invalidità del 16%”.
Con questa sentenza “il Tribunale di Torino - afferma l’avvocato della famiglia Melis, Pietro Massaro - ha voluto porre in evidenza la disattenzione della maestra. Perchè se può essere lecito usare dei punteruoli a scuola per attività didattiche, non è possibile che un insegnante si possa distrarre e lasciare alla portata dei bambini quegli oggetti così appuntiti”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.