Ci sono amicizie destinate a perdersi ed altre a durare per sempre. E quella fra le municipalità di Caselle e dell’argentina Morteros fa parte della seconda categoria, ovvero di quelle che con il passare degli anni diventano sempre più forti. Perché a distanza di dieci anni dalla stipula dell’accordo fra l’allora sindaco Giuseppe Marsaglia e la collega Mirtha Carmen Valarolo - avvenuta il 17 settembre del 2006 - la scorsa settimana è andata in scena una nuova grande festa per ribadire questo importante concetto. Una festa di due comunità - che nel corso degli anni hanno unito usi, costumi, tradizioni, modi di fare e di vivere - andata in scena durante il “Settembre Casellese”, la Festa Patronale organizzata dalla Pro Loco, dalla parrocchia e dal’Amministrazione Comunale. Da giovedì in poi, una delegazione di 33 argentini, con in testa il sindaco Josè Alberto Bria, hanno avuto modo di visitare la città, le sue eccellenze e fare un tour del Piemonte, accompagnati dal sindaco Luca Baracco e da tutta la sua Giunta. “L’intendente”, così come viene chiamato il sindaco a Morteros, ha avuto modo di conoscere i componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, i componenti delle associazioni di Caselle e di Mappano e vivere ogni momento di questo gemellaggio. Ma anche di degustare le pietanze preparate dai volontari della Pro Loco durante il “Costina Party” e soprattutto di partecipare alla sfilata degli Alpini in occasione della loro festa, di rinnovare per altri dieci anni il gemellaggio e di scoprire assieme al sindaco Luca Baracco il piazzale intitolato a Morteros, all’incrocio di Strada Caldano con viale Alcide Bona. “I giovani devono capire l’importanza di questo gemellaggio - hanno detto all’unisono Baracco e Bria - che unisce tradizioni e storie dei nostri avi. Perché sono tanti i piemontesi che hanno lasciato le loro terre per venire in Argentina. E’ bello sapere che Caselle è la casa degli abitanti di Morteros e Morteros è la casa dei cittadini di Caselle”. La festa è poi proseguita con il concerto in chiesa della Società Filarmonica “La Novella”, della Corale di Borgaro e, in collaborazione con l’Unitre, della soprano Maria Chiara Bonazzi, del tenore Ludo Farago e della pianista Michela Varda.
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