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CASELLE. Sul “microcredito” il consiglio si spacca: è tutto rinviato

Che fosse un consiglio comunale atipico lo si era capito sin dal giorno e dall’orario: sabato mattina alle 9. Che finisse prima del tempo, con maggioranza e minoranza “bloccate” su come dipanare il punto relativo al microcredito, nessuno lo avrebbe potuto immaginare. Una fine arrivata per assenza del numero legale, perché piuttosto che gettare alle ortiche un tema così importante, la maggioranza ha deciso di alzarsi dall’aula e far sì che il punto portato dal Movimento 5 Stelle fosse dibattuto, con più calma, a settembre, alla ripresa dei lavori. E dire che la seduta era iniziata in modo “pacifico”, con la surroga del consigliere pentastellato Marco Boscolo al posto di Gianluca Oresta. Punto votato anche dal consigliere Andrea Fontana, poi andato via, in protesta: “Ho risposto all'appello e ho votato il primo punto. Poi c'è anche gente che lavora, il sabato mattina. Non sono tutti pensionati”. E dopo tutta una serie di punti economico-finanziari, è poi arrivato il tempo delle mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle. E fra questa, a spiccare era quella del “Microcredito”. Ovvero un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà e per la piccola imprenditoria “non bancabile”, quella che non può chiedere prestiti o finanziamenti tramite le banche. Un progetto già in atto nella vicina Venaria, grazie agli accordi intrapresi fra il Comune - guidato dalla Giunta pentastellata di Roberto Falcone - con Regione e Fondazione Don Mario Operti. Il microcredito, per chi non lo sapesse, è un ampio progetto umanitario messo in atto grazie ad una convenzione fra Regione, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, Fondazione Don Mario Operti e Confcommercio Piemonte. E’ in particolar modo rivolto a quei soggetti che non sono in grado di realizzare le loro idee imprenditoriali perché non dispongono di capacità di garanzia propria. I richiedenti possono ottenere una somma compresa fra 3mila e 25mila euro, con un tasso complessivo del 2,25%, restituibile fra 48 e 72 rate. Un progetto approvato anche nella vicina Borgaro, dove Giunta e maggioranza si sono astenute ed è passata con i soli voti dei consiglieri a 5 Stelle, ovvero Cinzia Tortola e Alessandro Carozza. E nella città dell’aeroporto, la mozione ha rischiato di essere prima bocciata e poi doppiamente emendata da Sergio Cretier e poi da Luca Baracco. “Noi siamo fortemente favorevoli a questo progetto, ma la mozione dei 5 Stelle metteva alcuni vincoli: che lo sportello fosse a Mappano, frazione che a breve saprà se diventerà Comune o meno. Ma soprattutto che la vincolava ad un’azione fatta assieme alla Fondazione Don Mario Operti, mentre ci sono altre realtà che portano avanti la stessa istanza. Per questo ho pensato fosse più logico approvarla ma senza vincoli, ponendoci l’obiettivo di ritrovarci a settembre per discuterne con più tranquillità ed approvarla all’unanimità dopo un passaggio in commissione”. Un’ipotesi che ha trovato lo scontro - logico - del Movimento 5 Stelle: “Non potevamo dire sì al rinvio a settembre, perché questa maggioranza non sa di cosa si stia parlando. Gli altri Comuni, compresa San Mauro che è diventata realtà grazie ad una delibera di Giunta, lo stanno attuando o lo attueranno dopo l’estate. Mentre qui si dorme, si aspetta, si cerca di mettere i cappelli alle idee e ai progetti. L’avrei fatta votare, anche a costo di farla bocciare”. Alla fine, ad abbandonare l’aula dopo una breve sospensione di 5 minuti per una rapida, ed infruttuosa capigruppo, sono stati i consiglieri La Marca, Pavanello, Gennaro e Stracuzza: numero legale inesistente e tutti a casa. Con il microcredito che passerà a settembre. Come? Mistero…
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