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CASELLE. Meno botti, più biscotti: è polemica

CASELLE. Meno botti, più biscotti: è polemica

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“Meno botti, più biscotti” è il motto che da giorni imperversa sulle pagine dei social network quale campagna di sensibilizzazione al “non uso” dei botti e di altro materiale pirotecnico a Capodanno. Eppure, a livello amministrativo, c'è chi l'ordinanza l'ha firmata, chi non l'ha firmata e chi si trova, per via di una lunga battaglia giudiziaria, senza un'amministrazione e quindi senza un'ordinanza di divieto. E' quanto accade, rispettivamente, a Caselle, Borgaro e Mappano. Se nella città dell'aeroporto il sindaco Luca Baracco ha firmato il provvedimento in cui si vieta l'uso dei botti per “tutelare gli animali, non creare danni al patrimonio pubblico, a quello privato e all'ambiente” fino al 7 gennaio 2016, accontentando tutte le “anime” politiche, Movimento 5 Stelle e Sel comprese, a Borgaro è andata in tutt'altra maniera. Per il secondo anno consecutivo, infatti, il sindaco Claudio Gambino ha deciso di non firmare l'ordinanza: “E' inutile che io la firmi quando poi non ho i vigili per poterla far rispettare. Spero tanto nell'intelligenza di tutta la cittadinanza che, con spirito civico, decida di non utilizzare i botti all'ultimo dell'anno”. Pura utopia ci verrebbe da dire, visto che fra pochi giorni gli angoli di via Lanzo saranno invasi di bancarelle e numerosi negozi saranno presi d'assalto da borgaresi che vorranno comprare “Magnum”, “Raudi”, petardi o quelle più grandi come la mitica “Bomba Maradona” tanto in voga a Napoli ed ormai esportata anche al Nord Italia. Critico il Movimento 5 Stelle, che da sempre porta avanti la battaglia “no botti” a tutela degli animali. Ma soprattutto critico il “Gruppo Latella”, che nei giorni scorsi aveva invaso le pagine social dedicate a Borgaro per chiedere al sindaco Gambino di emanare l’ordinanza. “Prendiamo atto della decisione del sindaco Gambino – commentano Marco Latella, Cristiana Sciandra e Alessandro Ferricchio – Non è bastato quanto accaduto l'anno scorso, quando fra i tanti atti vandalici ci sono stati arredi urbani rovinati proprio per via dello scoppio di materiale pirotecnico”. Ma i “Latellas” vanno anche oltre: “Con questo diniego Gambino ha dimostrato come a Borgaro vi sia ancora un problema di sicurezza. Il tutto nonostante il ritorno sul territorio dei vigili, da giorni ormai usciti dal Net”. A Mappano, invece, come sempre, il problema nasce dal fatto che non vi sia un organo amministrativo, dato che ad oggi risulta una frazione. E una parte rispetterà il dettame di Borgaro ed un'altra quello di Caselle. Ovvero una parte potrà sparare in libertà e l'altra con il rischio di dover pagare una sanzione. “Come sempre Mappano è bistrattata – commenta il Movimento 5 Stelle – e i mappanesi sono cittadini di serie B. Un Comune che lo è solo sulla carta ma che per via di una lunga battaglia politica è ancora in stand-by, si ritroverà a non saper cosa fare a Capodanno per quanto concerne l'utilizzo dei botti. Noi siamo contrari e nel nostro piccolo faremo una campagna per spiegare alla popolazione il perché del nostro 'no' ai botti”.
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