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CALUSO. Stroncato da un infarto mentre percorre via Bettoja

CALUSO. Stroncato da un infarto mentre percorre via Bettoja

Stroncato da un infarto mentre percorreva, a piedi, via Bettoja. Il cuore si Marino Caldera, 66 anni, di Villareggia si è fermato venerdì alle 15,45. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dai volontari del Soccorso Sud Canavese, che per oltre mezz’ora hanno provato a rianimarlo. Per permettere i soccorsi via Bettoja, la via più commerciale del paese, è rimasta chiusa al transito per almeno due ore.

Venerdì pomeriggio, Marino Caldera, era appena uscito da un negozio d’informativa dove aveva portato a ripare il suo pc. Era in compagnia di un amico ed è stato proprio l’amico a soccorerlo per primo.

Domenica pomeriggio nella parrocchia di Villareggia sono stati celebrati i funerali. Lascia la moglie Silvana Marchisio e un figlio, Giacomo di 22 anni.

Una scomparsa improvvisa che ha lasciato senza parole due comunità: qualle di Caluso e quella villareggese. Marino Caldera era insegnante, professore di educazione tecnica alla scuola media di Caluso. Aveva anche uno studio da architetto a Mazzè, in via Bergandi, attività in società con Fabrizio Salono, sindaco di Villareggia, tra i primi, venerdì pomeriggio, dopo aver saputo della disgrazia, a raggiungere via Bettoja a Caluso. “Prima ancora che collega, Marino era un amico. Lavoro con lui da 15 anni dopo aver svolto nel suo studio l’attività di praticantato. Sono distrutto” sono le parole di Fabrizio Salono.

Marino Caldera era un ottimo professionista e al suo paese, Villarreggia appunto, collaborando con l’amministrazione comunale aveva realizzato i più grossi progetti: aveva disegnato il progetto del salone polivalente e dai suoi disegni erano state riqualificate tutte le piazze del paese.

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