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CALUSO. Bullismo: non imponiamo giudizi di sorta su una scuola che fa parte della storia del Canavese

CALUSO. Bullismo: non imponiamo giudizi di sorta su una scuola che fa parte della storia del Canavese

Gentile Direttore, le scrivo per la questione dei due delinquenti infami iscritti allo storico Istituto Agrario "Carlo Ubertini" di Caluso già di memoria giacobina. 

Forse è bene chiarire alcune cose: la scuola dello Stato deve garantire la possibilità dello studio a tutta la popolazione scolastica, come da legge e ordinamento dello Stato. 

L'istituto calusiese, oltre ad una offerta qualificata e competente legata anche al vitigno dell'Erbaluce, costituisce nel cuore del Canavese una valida offerta formativa. 

Lo dico per aver avuto la fortuna di averci lavorato per 4 anni, formidabili, mi creda. 

L'attuale dirigente, prof. Doriano Felletti, ha sempre condotto il suo incarico di Stato in maniera ineccepibile, ma non solo, ha sempre cercato di ampliare l'accessibilità al titolo di studio che offre Caluso, assumendosi l'incarico di Stato come una questione personale e di pubblico prestigio per il territorio. La campagna di stampa, giustamente condotta sul caso di bullismo, non deve essere fraintesa su gente che si alza al mattino presto per dare il massimo in una struttura attiva dal XVIII secolo in Caluso. 

La soluzione di ogni problema è sempre la massima collaborazione con le forze di polizia per ogni problema di illegalità. 

Ma vediamo di non imporre giudizi di sorta su una struttura che fa parte della storia del Canavese. Grazie.

Dott. Fabrizio Dassano

Ufficio Stampa del Liceo "Carlo Botta" di Ivrea

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