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Calcio

La Rivarolese alza il tiro: un impianto sportivo tutto nuovo e un progetto tecnico di spessore

Costruire le squadre delle giovanili con i giocatori cresciuti in casa

Mauro Foschia, Alan Audo Gianotti, Santino Sapone e Luciano Loparco

Mauro Foschia, Alan Audo Gianotti, Santino Sapone e Luciano Loparco

La Rivarolese ha dato il via ad un progetto ambizioso. Il rinnovamento delle strutture sportive, portato avanti con un investimento di un milione e mezzo di euro da parte del comune, rilancia anche le ambizioni societarie: “Vogliamo diventare il punto di riferimento dell’alto canavese e dell’eporediese, dal punto di vista tecnico e organizzativo” spiega Alan Audo Gianotti, fresco di promozione come direttore generale. “Fin dalla prossima stagione faremo dei gruppi selezionati già dai Pulcini, in modo da costruire le squadre delle giovanili con i giocatori cresciuti in casa e farne, nel tempo, l’ossatura della prima squadra”. 

Una grande società non può essere tale senza un impianto sportivo degno di nota. Il campo principale dello “stadio” di via Trieste è stato rifatto con un manto sintetico di ultima generazione, anche il secondo campo a 11 è stato rinnovato con un sistema di drenaggio che offre la stessa praticabilità di un sintetico. Risale a un anno fa il rifacimento del campo a 9 dell’impianto di via Merlo, dove a breve verranno sistemati i due campetti a 5. E ancora, la Rivarolese continuerà ad utilizzare il campo di San Giorgio, fondamentale in questa stagione di lavori in corso: “Torniamo a casa, a Rivarolo - continua Gianotti - ma rimarremo anche a San Giorgio, dove nascerà una seconda matricola, una società satellite”.

Al fianco di Fabrizio Gallo, responsabile delle giovanili, potrebbe esserci Enrico Scanavino (in uscita dal Volpiano Pianese) come direttore tecnico. La Scuola Calcio è affidata a Santino Sapone e Renato Beltrami che passa dalla panchina dei 2011 al ruolo di direttore tecnico.

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