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Osvaldo, Juve più grande club, e Conte è un fenomeno

Osvaldo, Juve più grande club, e Conte è un fenomeno

Osvaldo

"Conte è un fenomeno. E' preparatissimo e pretende molto, ma i risultati poi si vedono. Nei primi allenamenti un po' ho faticato, anche perché con il mister si corre molto, ma è solo questione di abitudine". Pablo Daniel Osvaldo parla così del suo nuovo allenatore in un'intervista esclusiva concessa a JTv, il canale ufficiale della Juventus, che andrà in onda questa sera alle 22. "Qui è tutto magnifico - aggiunge -, capisci subito di essere arrivato nel più grande club italiano e in uno dei migliori d'Europa. Essere alla Juve è già un sogno e voglio farlo continuare. E poi il Mondiale. Non dico vincerlo, ma almeno giocarlo...". L'ex romanista sarà la prima alternativa a Llorente e Tevez: "Fernando è un calciatore fortissimo e un ragazzo splendido. Non ha solo la faccia da buono, lo è veramente - assicura -. Tevez? Tifo Boca Juniors fin da bambino e quando ero in Argentina pagavo il biglietto per vedere giocare Carlos. Ora essere in squadra con lui è fantastico". Sulla strada dello scudetto c'è la Roma, la sua ultima squadra italiana. "La Roma è una grande squadra e gioca un bel calcio, ci darà del filo da torcere fino alla fine - sostiene Osvaldo -. Ogni partita per noi sarà dura, perché contro la Juve chiunque dà qualcosa in più. A Verona domenica ci aspetta una partita difficile, con una squadra di qualità. E' da queste gare che si deve passare però se si vuole arrivare allo scudetto". "Conte è un fenomeno. Essere qui è un sogno e voglio farlo continuare. E poi il Mondiale: non dico vincerlo, ma almeno giocarlo...". L'attaccante italo-argentino parla a JTv, la tv ufficiale della Juventus, e appare molto carico per la sua nuova avventura. Iniziata già da una settimana, in cui ha lavorato duramente, soprattutto sotto il profilo atletico, per uniformarsi ai compagni: "Nei primi allenamenti un po' ho faticato, anche perché con il mister si corre molto, ma è solo questione di abitudine". Ora parlerà il campo; l'ex romanista sarà convocato per la trasferta di Verona e partirà dalla panchina, ma chissà che al 'Bentegodi' non possa esserci il suo debutto in maglia bianconera. Possibile, soprattutto se il risultato sarà favorevole e potrà consentire così a Osvaldo di accumulare minuti con il solo obiettivo di entrare nei meccanismi della nuova squadra. Lui, di fatto, sarà la prima alternativa a Llorente e Tevez: "Fernando è un calciatore fortissimo ed un ragazzo splendido. Non ha solo la faccia da buono, lo è veramente - assicura Daniel -. Tevez? Tifo Boca Juniors fin da bambino e quando ero in Argentina pagavo il biglietto per vedere giocare Carlos. Ora essere in squadra con lui è fantastico". E racconta di quando era piccolo e giocava da attaccante e "mia nonna - rivela - mi dava dieci pesos per ogni gol, quindi ci provavo sempre e non passavo mai la palla a nessuno". Giorgio Chiellini gli dà il benvenuto. "Daniel è carico e determinato - dice il difensore ai microfoni di Sky Sport - vuole far bene in questa esperienza anche perché, anche a sua detta, ha raggiunto un traguardo importante e vuole mostrare di meritarlo. Inoltre è un trampolino di lancio per il Mondiale: sono convinto che possa fare davvero molto bene con l&rsquoatteggiamento giusto, e può davvero essere il posto dove può consacrarsi e trovare la stabilità giusta". Sulla strada dello scudetto, per la Juve c'è l'insidia Roma. "Ci darà del filo da torcere fino alla fine - sostiene Osvaldo -, ma lo scudetto passa da partite come quella di Verona". La Juve sarà praticamente al completo: in porta tornerà Buffon mentre l'unico dubbio riguarda Barzagli, alle prese con la ormai consueta tendinopatia. Possibile un turno di riposo per il numero 15 bianconero, con Caceres titolare nel trio di difesa. A centrocampo, invece, sono in quattro per tre posti, con Marchisio che contende una maglia a Pirlo, Vidal e Pogba.
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