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CALCIO GIOVANILE. Tiene banco il blocco degli Under

CALCIO GIOVANILE. Tiene banco il blocco degli Under

Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia e il Presidente del settore giovanile e scolastico della FIGC Vito Tisci hanno dato il via all’annosa questione riguardante l’eventuale blocco delle categorie Under. “Questa pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero, ha messo in ginocchio il mondo del calcio e quello giovanile. Sono ragazzi che hanno perso la crescita sportiva - esordisce Tisci - Ragazzi del 2002, 2003 che devono andare nel calcio degli adulti e gli manca una preparazione e in molti casi li porterà all’abbandono del calcio. Avremo meno tesserati. Io chiederò al consiglio federale e al presidente della federazione di bloccare le categorie. Ho avuto sollecitazioni da parte dei rappresentanti delle squadre dei settori giovanili in merito. Io chiederò al consiglio direttivo di Lega, che ci sia una proroga per i 2001-2002 che sono due anni che non stanno giocando. Il nostro futuro è fatto da giovani. Dobbiamo far crescere queste persone e far giocare questi giocatori. Avremo tra qualche anno giocatori che non saranno formati altrimenti. Tempistiche? Nel prossimo consiglio federale il presidente provvederà alla nomina dei presidenti di settori e non so se rimarrò io. Se dovessi essere confermato, sarà la prima proposta che farò. Diversamente continuerò a fare la mia battaglia in consiglio e farò la proposta al presidente della lega dilettanti Sibilia”.

La replica di Sibilia non si è fatta attendere: “E’ sacrosanto che si sia aperta questa discussione. Abbiamo bisogno di capire come siano stati penalizzati questi ragazzi dal lato sportivo a causa della pandemia. Pensiamo sicuramente che bisogna trovare una soluzione. Premettiamo, però, che il settore giovanile non è di diretta responsabilità della LND, ma della FIGC. Tisci sa bene quelle che sono le responsabilità che ognuno di noi ha”.

Sibilia hai poi espresso la propria preoccupazione sulla questione arbitri: “Il problema serio è che non si riescono a fare le graduatorie. Serve una riflessione ad ampio spettro. Io sono uno di quelli che ha voluto fortemente l’impiego dei nostri giovani a partire dalle categorie interregionali. Mi assumo il problema? Sicuramente nel dibattito ci sto e cercherò di dare il mio contributo. Vengo dal calcio giocato e non sono un presidente che non conosce le difficoltà. Su questo la discussione si è aperta e speriamo di evitare a questi ragazzi ulteriori penalizzazioni”.

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