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28 Maggio 2019 - 08:33
Con il cuore e con la “garra” l’Ivrea 1905 supera l’ostacolo Sportiva Nolese nel secondo turno dei playoff e domenica prossima andrà a giocarsi il salto in Eccellenza sul campo della Fulgor Ronco Valdengo. E’ stata un’autentica sofferenza per la truppa di Roberto De Paola che nell’ultima mezzora si è ritrovata in nove contro undici, ma ha retto l’urto e mantenuto il gol di vantaggio trovato in chiusura di primo tempo. Match imballato con l’Ivrea 1905 che patisce la disposizione tattica dei granata. Gli esterni orange non creano superiorità numerica e in mezzo Cervato a Rabbi sono troppo schiacciati davanti alla difesa e accorciano sempre con un attimo di ritardo su Pierobon e Sinato. La Nolese (che dopo nemmeno 20’perde Farfallini, pedina preziosa per il suo centrocampo) sembra essere più pimpante e aggredisce bene le seconde palle, ma negli ultimi sedici metri non ha nelle corde di giornata lucidità e cattiveria. Come al 20’ quando Agostini elude prima la trappola del fuorigioco e poi l’uscita di Giarnera, ma al momento di battere a rete pecca di incisività e Munari riesce a salvare la baracca orange. Le emozioni latitano così come il gioco, troppo farraginoso e scarsamente fluido. Si attende l’episodio che possa risvegliare dal torpore che puntualmente arriva al 41’ quando su azione d’angolo Chiappero con una zampata sotto misura da rapace d’area non lascia scampo a Caresio. Il vantaggio scioglie le tensioni degli eporediesi e annebbia i nolesi. Prima del riposo Caresio risponde presente su una botta dalla distanza di Soster. Si riparte e dopo 15’ l’Ivrea si ritrova in doppia inferioritá numerica per le ingenue e un pò frettolose espulsioni di Munari e Chiartano che si vedono sventolare il doppio giallo. Il contestato direttore di gara regala torti da ambo le parti negando un rigore solare alla Nolese per un fallo ai danni di Agostini. I granata non riescono però a sfruttare la situazione vantaggiosa andando a sbattere contro il muro orange. La manovra è troppo lenta anche per mettere in crisi un avversario in nove. L’Ivrea si chiude a riccio e prova anche a ripartire con un paio di sgroppate di un indomito Pierobon. Agostini è sgusciante e risulta imprendibile per tutti, ma al momento di concretizzare dimentica il colpo in canna. Di Bernardo prova il tutto per tutto gettando nella mischia anche Guarnero e Cravero aumentando le bocche da fuoco. Niente da fare perché i grintosi nove uomini in maglia arancione si dannano l’anima battagliando su tutti i palloni. Ora all’Ivrea 1905 resta più solo una battaglia. Quella decisiva.
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