Nessuna sanzione e nessuna prova televisiva per Spolli accusato da Balotelli di un insulto razzista durante l'ultima partita di campionato tra Catania e Milan. Multata invece la Juve per i cori offensivi rivolti dai bambini delle curve, precedentemente chiuse al pubblico per i cori anti-Napoli, contro il portiere dell'Udinese Brkic. il giudice sportivo ha 'assolto' il difensore catanese: le immagini tv infatti non chiariscono se abbia realmente pronunciato la frase denunciata dal milanista ('negro di m...') che poteva costargli fino a dieci giornate di squalifica. Il giudice ha ritenuto che il labiale di Spolli non fosse leggibile. Balotelli non ha preso bene la decisione del giudice sportivo: "Ahahah, per fortuna che c'è giustizia in questo paese...", il messaggio ironico del rossonero su Twitter. Nessun commento da parte della società. Ma fa discutere anche l'episodio di Torino. La decisione del club bianconero di riempire con i bambini la curve, chiuse dopo i cori contro i napoletani nella precedente partita di campionato, doveva essere uno spot contro il razzismo. Ma sono arrivati i cori di insulto a Brkic dei suoi 'giovanissimi sostenitori': ora per responsabilità oggettiva la Juve dovrà pagare una multa di 5 mila euro. Il club esprime il proprio "sconcerto" e definisce l'ammenda un "increscioso strascico disciplinare", preannunciando che "non intende avviare l'iter consueto di giustizia sportiva su una vicenda che non merita alcun ricorso" e dicendosi pronto a riaprire le curve ai bimbi anche contro il Sassuolo. Nella gara contro l'Udinese sono stati circa 12.500 bambini che hanno riempito le curve dello Juventus Stadium squalificate per discriminazione territoriale nei confronti dei napoletani. Secondo il giudice i cori dei bimbi sono stati "un chiaro episodio di emulazione". "Avrei voluto parlarne subito - racconta il tecnico dell'Udinese Guidolin - perché questi cori mi avevano veramente colpito. Ma poi ho voluto evitare di sollevare un polverone, perché temevo che poi non ne avrebbe parlato nessuno". Secondo Guidolin "si deve lavorare sulla cultura sportiva, l'educazione del tifo, gli esempi dovrebbero essere quelli positivi". Ma Abete chiede alla Juve di ripetere l'iniziativa anche col Sassuolo: ''E' un messaggio innovativo per cercare di trasformare eventi negativi in grandi opportunità". La speranza del n.1 della Figc ''è che allo stadio vadano sia quelli che non hanno potuto per il provvedimento di chiusura, comportandosi in maniera idonea, sia i bambini che lo hanno popolato domenica. Certo, anche questa occasione ci ha fatto capire che tutti dobbiamo lavorare''. A Torino c'è l'ipotesi di ripetere l'esperimento in una delle due curve chiuse, ma al momento la Juve non conferma. In federcalcio è stata però notata l'incongruenza della multa, che rischia di dare spazio agli ultrà padroni delle curve, e di risottolineare l'intangibilità del principio di responsabilità oggettiva anche a rischio di frenare le buone intenzioni dei club. Come dire: sì alla condanna dei cori di insulti, no all'equiparazione bambini-adulti. Di diverso parere però il presidente del settore giovanile e scolastico della Figc Luca Pancalli: per lui la multa è "sacrosanta", ma "andavano puniti anche gli stessi bambini e i loro accompagnatori". Comunque le curve non andrebbero mai chiuse: "meglio preparare, educare, formare e ripetere l'esperienza con i bambini, di certo meglio dell'assordante silenzio di una curva vuota". Almeno su questo, tutti d'accordo.
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