AGGIORNAMENTI
Cerca
14 Marzo 2017 - 10:47
L’esonero di Fabio Nobili dalla panchina della Prima squadra della Pro Settimo Eureka, avvenuto lo scorso 27 febbraio, ha portato con sè una coda polemica in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dall’ormai ex tecnico blucerchiato. Dichiarazioni che nulla hanno a che vedere con il calcio e che rischiano di avere un risvolto penale attraverso la giustizia ordinaria. Le cronache delle ultime settimane raccontano infatti di una denuncia da parte di Nobili nei confronti di un tesserato della Pro Settimo Eureka - più precisamente un calciatore, del quale non è stata rivelata l’identità - che per quasi tre mesi, in piena notte, avrebbe molestato telefonicamente l’allenatore e la sua famiglia. Questo quanto rilasciato dal tecnico alessandrino, che ha categoricamente smentito il fatto che questo episodio fosse in qualche modo legato al suo esonero, al contrario di quanto inzialmente dichiarato.
Una vicenda che si tinge di giallo e che assume contorni tutt’altro che nitidi, della quale i vertici della Pro Settimo Eureka vogliono però mantenere le debite distanze, nel rispetto dei soggetti coinvolti.
“L’esonero di Nobili e la denuncia verso un nostro tesserato sono due episodi assolutamente slegati l’uno dall’altro - tiene a precisare Bruno Olivieri, vicepresidente della Pro Settimo Eureka -. L’esonero è avvenuto per questioni di carattere esclusivamente sportivo; per quanto riguarda la denuncia, invece, non diciamo assolutamente nulla. Sono questioni private, rispetto alle quali riteniamo di non doverci esprimere, anche perché di mezzo c’è un provvedimento giudiziario”.
Massima cautela e rispetto delle persone coinvolte nella vicenda anche da parte del direttore sportivo della Pro Settimo Eureka Giampaoli Tosoni, che ha lavorato a stretto contatto con Nobili durante la sua avventura sulla panchina blucerchiata salvo poi averne raccolto l’eredità in seguito all’esonero. “Come società non vogliamo entrare nel merito della questione - ribadisce Tosoni -, perché è una vicenda del tutto personale. Conosciamo la situazione poiché l’abbiamo vissuta dai racconti di Nobili nei mesi scorsi, e gli siamo sempre stati vicini sostenendolo. Il fatto che ci sia un nostro tesserato coinvolto non cambia assolutamente le cose e non significa che stiamo da una parte o dall’altra: come società non possiamo certo gestire i nostri tesserati anche quando sono a casa...”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.