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CALCIO. San Gallo, continua la crociata: “Avanti contro tutto e tutti”

Passano i mesi, ma il grido di allarme lanciato su più fronti dall’Associazione Sportiva Dilettantistica San Gallo continua a restare inascoltato. A non sentirci è l’Amministrazione comunale di Settimo Torinese, a cui la società fondata da Fabio Cristiano e Luca Gigliotti ha chiesto considerazione e un aiuto concreto affinché anche il San Gallo possa usufruire delle strutture comunali, al pari delle altre realtà calcistiche presenti all’ombra della Torre. Come è ormai noto il San Gallo svolge la maggior parte della sua attività presso l’impianto privato della Star Five di via Rosa Luxemburg che non dispone, però, di campi a 11, necessari per permettere a una sessantina di bambini (di tre differenti categorie) di affrontare quanto meno le partite casalinghe dei rispettivi campionati. La dirigenza biancoverde è così costretta a migrare nei territori limitrofi in cerca di una sistemazione consona alle esigenze del caso, investendo risorse che pesano anche sulle tasche delle famiglie dei loro tesserati. Una situazione complicata che i vertici del San gallo pretendono venga risolta da parte del Comune, che invece non manda alcun segnale. Nel giugno scorso il San Gallo ha presentato un progetto per la richiesta della concessione di utilizzo del campo sportivo “Walter Guerra” di via Amendola e ha più volte chiesto (invano) un incontro all’Amministrazione per discutere la questione strutture insieme alle famiglie. “Sono amareggiato e deluso per questa situazione. È facile porsi in prima linea quando c’è da fare solidarietà e apparire in pubblico partecipando agli eventi a sfondo sociale organizzati dal San Gallo - attacca il presidente Cristiano -, ma dovrebbe esserlo anche quando è il momento di affrontare i problemi con persone che aspettano da mesi delle risposte. Il mio compito è far divertire i nostri minori e fargli svolgere, possibilmente sul territorio settimese,  una sana attività sportiva basata sul rispetto e sull’educazione. Spesso aiutiamo le famiglie a togliere i bambini dalla strada e cerchiamo di dare una mano anche a quei nuclei familiari  più disagiati; proprio per questo mi sarei aspettato una maggiore attenzione dalle Autorità, pur sapendo che i tempi non sono facili per nessuno”. Malgrado la mancanza di comunicazioni il numero uno del San Gallo non ha, però, alcuna intenzione di arrendersi: “Ad oggi sono costretto a chiedere aiuto ai privati e addirittura agli stessi genitori per poter alimentare la vita sociale dell’associazione - rivela Cristiano -. Se questo è il prezzo da pagare, finché avremo voglia, passione e stimoli andremo avanti contro tutto e tutti, con la trasparenza che ci contraddistingue e senza falsa retorica”. I vertici del San Gallo pretendo lo stesso trattamento riservato a Settimo e Pro Settimo Eureka, ma da parte dell’Amministrazione (che la scorsa estate caldeggiò una fusione tra le due società proprio per ovviare alla carenza di impianti, ndr) sembra non esservi alcuna apertura. “A che punto siamo con i colloqui che dovevamo fare con i genitori?”, dice ironicamente il vicepresidente del San Gallo, Luca Gigliotti. “Forse hanno perso l’agenda degli appuntamenti”, gli fa eco Cristiano, che poi prosegue: “Scherzi a parte, vogliamo ricordare che a giugno abbiamo presentato un protocollo e ci aspettiamo per febbraio almeno una convocazione sulla ripartizione dei campi, visto e considerato che dall’anno scorso il numero dei nostri tesserati è cresciuto del 30%”. “Stiamo rischiando di perdere le tre annate che giocano a 11 - confessa Gigliotti - e nonostante l’attaccamento ai colori biancoverdi e ai sacrifici che stiamo e stanno facendo, le famiglie continuano a chiederci risposte che purtroppo, vista la latitanza del Comune di Settimo, non riusciamo a fornire. Non ci stupiremmo del fatto che qualcuno approfittasse di questa situazione per portarci via i ragazzi, facendo leva sul fatto che non possiamo garantire per il 2017/2018 l’attività per le squadre a 11”.

Per fortuna il San Gallo non è solo e malgrado la scarsa collaborazione con le altre società settimesi, ha trovato nell’Ardor Torino e nel Real Leini due realtà con le quali instaurare dei legami di aiuto reciproco. “Vorrei ringraziare in particolar modo il Real Leini - spiega Cristiano - che si è dimostrata una società amica, dandoci una mano nel momento in cui non abbiamo potuto utilizzare (previo pagamento) il campo dell’Ardor Torino allagato dalla recente alluvione. Speravo invece ci fosse la possibilità di giocare nella nostra cittadina ma non ci è stata concessa. Capisco che forse, in questo momento, a livello sportivo non rientriamo nelle attenzioni dell’Amministrazione locale. Tutto ciò che facciamo è per il bene dei nostri figli - conclude il presidente -. Indipendentemente dalla possibilità di risolvere il problema del campo a 11, auguro a tutti un buon Natale e felice anno nuovo, anche all’Amministrazione comunale. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare i nostri sponsor, i dirigenti, gli allenatori e le famiglie dei nostri tesserati: tutti quelli che appartengono al San Gallo e che ci aiutano a far sì che i nostri bambini continuino a cullare il loro sogno calcistico”.

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