Il mondo del pallone è fonte di storie e leggende che nel corso degli anni hanno messo in luce parecchi "furbetti". E' il caso di Vincenzo Prago, uno che si professa "allenatore" ma che non ne ha il titolo. Prago, classe 1970, allena ormai da qualche anno, ma non ha nessun tesserino in mano per poterlo fare e non è che abbia raccolto grossi risultati. La storia inizia nell'estate 2014 quando Prago viene ingaggiato dalla Gioventù Rodallese, società con la quale ha giocato anche gli ultimi anni della propria carriera di calciatore, per sedere sulla panchina dei galletti nel campionato di Prima Categoria. Alla guida dei calusiesi, pur non avendo il patentino è riuscito ad allenare grazie ad una deroga avuta dalla FIGC e a fine stagione conquista una salvezza tranquilla che sembra rappresentare un base solida in vista della seconda stagione sulla panchina del club di Rodallo. Ma dopo aver dato la propria parola ai dirigenti calusiesi, Prago se la rimangia proponendosi e riuscendo a strappare l'accordo con Giampiero Pitzalis per poter allenare l'Atletico Chivasso. Ovviamente del patentino nemmeno l'ombra. Oltretutto Prago "scippa" alla Gioventù Rodallese parecchi giocatori costringendo i calusiesi a dover reinventare la rosa per la stagione futura ad estate ormai abbondantemente inoltrato. Ma a Chivasso le cose per Prago non vanno per il verso giusto. Perde malamente (0-3) la prima partita ufficiale della stagione, il derby di Coppa con il La Chivasso e il presidente Pitzalis lo caccia oltre che per la sconfitta anche per aver appreso che il fantomatico allenatore non ha il tesserino per ricoprire tale ruolo ancor prima di iniziare il campionato. Ma Prago resta a piedi per pochi mesi. Il Livorno Ferraris, altra squadra di Prima Categoria, lo ingaggia a campionato in corso per risollevare una classifica preoccupante. I risultati non sono dei più entusiasmanti e dopo poche settimane Prago, qualificato dal sodlaizio amaranto come dirigente, lascia i livornesi. Inizia la stagione 2016/2017. Prago resta senza squadra, ma dopo poche domeniche si libera la panchina de La Vischese e i rossoblu pensano proprio a lui convinti che il tecnico abbia la deroga per poter allenare (come lui stesso ha comunicato al presidente Armando Ghiglione durante la trattativa). Invece l'arcano affiora in superficie dopo appena 90': durante il match con l'Atletico Volpiano Mappano del 9 ottobre il fantomatico allenatore viene allontanato per proteste dalla panchina e sul comunicato ufficiale numero 30 del Comitato Regionale Piemonte e Valle d'Aosta compare un provvedimento disciplinare a carico del "dirigente" Vincenzo Prago inibito a svolgere ogni attività fino al 18 ottobre. La Vischese non ci pensa due volte e allontana Prago che oltretutto aveva anche asserito di frequentare il corso da allenatore, ennesima cosa non vera. In fondo se il senegalese Ali Dia nel 1996 è riuscito a giocare ben 53' in Premier League con la maglia del Southampton, non è certo un'utopia se nel calcio dilettantistico qualcuno riesce ad allenare per più di una stagione pur non avendone il diritto...
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