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20 Settembre 2016 - 10:04
Le previsioni della vigilia sono state rispettate e adesso è arrivata anche l’ufficialità: Domenico Mallardo è il nuovo presidente del Venaria. L’amministratore delegato dei cervotti è stato eletto dal consiglio direttivo del sodalizio di via San Marchese e succede al dimissionario Giuseppe Spaolonzi, il quale ha abdicato dopo sedici anni alla guida della società. Mallardo è il decimo presidente nella storia del Venaria e sembra essere l’uomo giusto per dare continuità al progetto di crescita di tutto l’ambiente venariese, proprio come voluto e indicato dall’avvocato Spaolonzi, che in occasione della festa di presentazione della società, a inizio settembre, aveva dichiarato di voler lasciare spazio a “forze fresche piene di entusiasmo e con una mentalità imprenditoriale”.
Chi meglio di Domenico Mallardo, dunque, premiato con la carica più prestigiosa che vi sia. “Sono felice e davvero orgoglioso della fiducia che il consiglio direttivo ha voluto riconoscermi, perché vuol dire che in questi due anni da amministratore delegato ho fatto bene il mio lavoro - il primo commento del neo presidente -. Ci tengo però a specificare due cose: non ero e non sono il proprietario del Venaria Reale, che rimane un patrimonio della città di Venaria e viene gestito dal consiglio direttivo della società. Io rispondo a loro, a tutti i tesserati e alle famiglie che credono in noi, nel momento in cui non sarò più in grado di soddisfare le loro esigenze, sarò il primo a fare un passo indietro. Secondo, la mia nomina è un riconoscimento, che mi gratifica molto, per quanto ho fatto in questi anni insieme ai miei collaboratori. Due anni fa ho ereditato una società sull’orlo della bancarotta e con un livello tecnico rasoterra, adesso i conti sono a posto, la società è sana, abbiamo più di 400 tesserati e siamo stabilmente nelle 16 del SuperOscar, a testimonianza dello stato di salute del Settore giovanile e della Scuola calcio, oltre ad avere la Prima squadra in Promozione”.
Il Venaria nel giro di due anni ha raggiunto uno stato di forma smagliante, lo stesso del nuovo numero uno arancioverde, carico come non mai per l’investitura ricevuta: “Certo, carichissimo, pieno di entusiasmo e voglia di fare. Voglio ringraziare tutti i collaboratori e tutti gli amici che hanno contribuito alla nostra rinascita con il loro lavoro e la loro passione, sacrificando il loro tempo prezioso per l’unico fine di rendere sempre più forte la nostra società e sempre più rassicurante l’ambiente dove far crescere i nostri ragazzi, per farli diventare uomini prima che calciatori. E voglio ringraziare soprattutto loro, i giocatori, dai Piccoli Amici ai ragazzi della Prima squadra, passando dalla Scuola calcio e dal Settore giovanile, tutti uniti dagli splendidi colori arancioverdi. Il calcio - prosegue Mallardo - deve essere gioia e divertimento, oltre che occasione di socialità e di crescita. Ora che sono presidente a tutti gli effetti, cercherò di curare la famiglia del Venaria come un padre, che vuole sempre offrire ai suoi figli le migliori condizioni di vita e le migliori occasioni per il futuro”. Oltre che dal punto di vista tecnico, nell’ultimo biennio Mallardo ha apportato migliorie sotto l’aspetto amministrativo, patrimoniale, logistico e organizzativo, ma il successo più grande della sua gestione è stato l’ottenimento, per i prossimi 10 anni, della concessione del “Don Mosso”, che garantisce prospettive future rosee: “È la garanzia di poter programmare a lungo periodo, e di non pensare solo alla gestione ordinaria delle emergenze: stiamo ragionando sulla ristorazione e sulla costruzione di un nuovo campo a 5, oppure di un campo da tennis. Vedremo, ma questi finalmente sono dei ‘bei’ problemi da trattare”. Parola di (neo) presidente.
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