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15 Settembre 2016 - 10:23
La Juniores Nazionale della Pro Settimo Eureka continua a lavorare in vista dell’esordio in campionato in programma sabato prossimo, in casa contro lo Sporting Recco. Archiviato il ciclo positivo di Gabriele Davin (passato ai Giovanissimi 2002), in estate il direttore sportivo Giampaolo Tosoni ha affidato la guida tecnica nelle sapienti mani di Pier Guido Bordin. Toccherà all’ex allenatore di Borgaro e Volpiano cercare di eguagliare il suo predecessore che tanto bene ha fatto sia a livello di risultati sia di crescita e valorizzazione del gruppo a sua disposizione. Un gruppo totalmente rivoluzionato che può contare sulla promozione del blocco Allievi ‘99 e su alcuni nuovi acquisti di spessore. Su tutti quelli di Emanuele Galante (portiere classe ‘99 ex J Stars e Chisola che negli ultimi sei mesi di stagione ha difeso i pali del Cuneo nel campionato nazionale Under 17 Lega Pro) ed Enrico Cremonini, esterno offensivo arrivato dal Cenisia ma con un passato importante tra le file di Pro Vercelli e Juventus.
“Sono abbastanza soddisfatto del gruppo messomi a disposizione dalla società - precisa subito Bordin-. È una rosa di 25/26 ragazzi ma qualcuno dovremo lasciarlo andare anche per una questione di impegni: disputando 4 allenamenti settimanali non tutti riescono a conciliare lo studio con il calcio”. Grande conoscitore della categoria Juniores ma all’esordio a livello nazionale, il tecnico blucerchiato non nasconde le difficoltà relative all’annata: “La Juniores è sempre una categoria delicata per via dell’età dei ragazzi. Ho un figlio diciottenne e so benissimo quali siano le esigenze dettate dall’età - prosegue Bordin -. Non tutti hanno la giusta mentalità e invece credo che in una categoria nazionale sia fondamentale avere un certo comportamento e rispettare determinate regole. Cercherò di lavorare anche su questi aspetti, a costo di farmi odiare da loro (sorride, ndr)”.
Lavoro che prosegue senza sosta in vista dell’esordio di sabato prossimo in un girone a sedici squadre composto esclusivamente da squadre piemontesi e liguri. “È un girone duro con trasferte lunghe e complicate - analizza il mister -. Forse il livello è più basso data l’assenza delle società lombarde e questo potrebbe avvantaggiarci. Al momento non sono però ancora in grado di dare un giudizio né sulla mia squadra né sulle altre, anche perché a parte il Chieri che abbiamo affrontato in estate (vittoria 1-0 dei chieresi nel torneo di Asti, ndr), non abbiamo un riscontro con altre formazioni. Di sicuro posso dire che stiamo lavorando tanto: ho messo abbastanza sotto i ragazzi soprattutto a livello fisico, anche perché ho notato che la maggior parte era poco abituata a determinati carichi di lavoro. Tuttavia la squadra mi segue ed è un buon segno in vista delle prime partite che saranno importanti per capire gli equilibri del girone”. Avendo molti esterni offensivi a disposizione e una penuria di attaccanti, Bordin dovrebbe schierare la sua Pro Settimo Eureka con un 4-3-3 oppure con un 4-1-4-1, in attesa che il mercato porti in dote ancora una seconda punta per completare il reparto.
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