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CALCIO. San Gallo: "Siamo pronti ad accogliere tutti"

CALCIO. San Gallo: "Siamo pronti ad accogliere tutti"

Gigliotti, Collia e Cristiano, il direttivo del San Gallo

Il tema della (possibile) fusione tra Settimo e Pro Settimo & Eureka tiene banco anche in casa San Gallo, società nata ex novo lo scorso giugno grazie all’impegno di Fabio Cristiano e Luca Gigliotti, rispettivamente presidente e vice di quello che di fatto è il terzo polo calcistico cittadino. A differenza degli altri due sodalizi, però, quello biancoverde si rivolge esclusivamente ai bambini della Scuola calcio e - almeno in questa fase iniziale della propria storia - non ha intenzione di dedicarsi alla costruzione di una Prima squadra. L’eco della fusione è ovviamente arrivata anche dalle parti di via Rosa Luxemburg, ma la questione non sembra riguardare il San Gallo: “La città di Settimo meriterebbe palcoscenici più prestigiosi a livello di Prime squadre - commenta Cristiano - e il fatto che si stia pensando ad una fusione può essere una buona idea. Sarebbe bello se ci fosse un’unione di forze, ma purtroppo ci sono troppe persone legate a una o all’altra società e non è semplice trovare un compromesso. Che si faccia o meno la fusione, noi sicuramente non ne faremo parte poiché preferiamo proseguire sulla nostra politica basata esclusivamente sulla crescita dei più piccoli”. Il presidente del San Gallo poi rivela: “Circa un mese fa abbiamo parlato con la dirigenza del Settimo che ci ha chiesto se fossimo intenzionati a unire le forze, ma la proposta è stata declinata perché siamo interessati a fare calcio in una maniera differente”. I numeri della Scuola calcio del San Gallo continuano a crescere e potrebbero addirittura raddoppiare nel caso in cui tanti bambini settimesi venissero coinvolti, loro malgrado, dagli effetti della fusione. “Se molti ragazzi dovessero trovarsi senza una squadra noi saremmo pronti ad accoglierli tutti - prosegue Cristiano -: lo abbiamo già fatto con bambini arrivati sia da una che dall’altra parte poiché non ritenuti idonei. Siamo aperti a chiunque voglia intraprendere il calcio sotto forma di attività sociale e divertimento, prima che a livello agonistico. I risultati sportivi non sono una nostra priorità in questo momento”. Cristiano si concentra poi sull’eventuale problema legato alle strutture: “Abbiamo intenzione di andare avanti per la nostra strada e con le nostre risorse. Inoltre nei nostri progetti c’è anche l’idea di realizzare una struttura tutta nostra. Certo dipende dagli spazi che ci verranno concessi, ma di questo ne stiamo già discutendo con il Comune”.

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