“Per un amante del calcio come me è davvero la cosa più bella che potesse capitarmi”. Parole di Carlo Osso che descrivono al meglio l’avventura che sta vivendo il chivassese come osservatore ufficiale del Torino FC. Al primo anno in casa granata, Osso ha fatto vedere di saperci fare davvero. “Sto realizzando un qualcosa che mi soddisfa in tutto e poter far felici tanti bambini mi regala grandi gioie. - continua Osso - E’ stato un anno di tirocinio sia a livello tecnico che di esperienza, ma lavorando con grande impegno e confrontandomi con i miei colleghi mi sono cresciuto tantissimo a livello personale. Sono soddisfatto per quello che tutto lo staff degli osservatori del Torino ha fatto in questa stagione e i complimenti ricevuti da Silvano Benedetti mi riempiono d’orgoglio: lui è davvero un’istituzione, non solo in casa Toro, ma anche per tutto il settore giovanile in generale. Con l’umiltà e la serietà siamo riusciti ad allargare gli orizzonti granata: siamo andati a coprire quei campi e quelle zone che prima erano monitorate superficialmente e senza la giusta incisività per poter scoprire giovani talenti. L’obiettivo del Torino in questo finale di stagione è quello di migliorare ulteriormente l’organizzazione della rete degli scout”. Un’esperienza, quella di Osso, condivisa con Nicola Di Biase e Domenico Onofrio: un trio che con grande serietà ed abnegazione si è conquistato il rispetto e la fiducia di tutto lo staff del settore giovanile granata. “Il lavoro intenso e scrupoloso e l’attenzione che abbiamo messo nel nostro impegno ha pagato. Siamo riusciti a mettere i “bastoni tra le ruote” anche a quel colosso che si chiama Juventus. Loro hanno una rete di osservatori gigantesca che riesce a coprire una zona molto vasta: noi dobbiamo essere più svegli e scaltri rispetto a loro per arrivare per primi su un talento. La vittoria nell’appalto della gestione del centro sportivo Robaldo e la costruzione del nuovo stadio Filadelfia sono un ulteriore punto di forza per allargare il nostro raggio d’azione e migliorare il lavoro”. Sono parecchi i ragazzi che Osso ha portato in granata e ce ne sono tuttora tanti sotto osservazione. “Ci sono dei giovani giocatori che sono già in orbita Torino, come il portiere Lorenzo Mulè che è stato riconfermato e poi c’è Mohamed Amin, un portento della natura che vestirà la maglia granata nella prossima stagione. E’ un ragazzino che ha le carte in regola per sfondare. Poi ce ne sono altri che possono fare strada. Mi fa davvero sentire bene poter regalare loro questa grande opportunità e tutti i ragazzi che propongo li seguo con grande attenzione anche al venerdì durante i provini”. Osso parla anche del La Chivasso. “Chivasso è una città che merita il calcio vero. E il calcio vero lo possono portare solo persone come Domenico Caglioti e il suo staff. Mimmo è una persona fantastica che con il suo instancabile impegno dall’inizio della stagione ha raccolto risultati importanti. Sta lavorando sodo e bene e dovrebbe essere preso come esempio da chi si avvicina al calcio giovanile. Domani (mercoledì 18, ndr) al Pastore si giocherà un triangolare amichevole riservato ai Pulcini 2006 che vedrà in campo i biancorossi, Torino e Azeglio. E’ un’occasione importante per far “arricchire” sportivamente la nostra città”.
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