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CALCIO. Lovera sulla fusione: "Dovevamo farla già 25 anni fa"

CALCIO. Lovera sulla fusione: "Dovevamo farla già 25 anni fa"

PIERO Lovera

“Se mi chiedessero un parere io risponderei che andava fatta già 25 anni fa”. Chiaro e diretto come suo solito, Pierino Lovera non si nasconde ed esprime in maniera inequivocabile il proprio pensiero circa la possibile fusione tra Settimo e Pro Settimo & Eureka. L'ex patron delle violette ancora non si capacita di come in città non vi sia una sola società ma, nel confermare le voci circolate nelle ultime settimane, auspica che la questione venga finalmente trattata: “La storia della fusione viene fuori ciclicamente ma sarebbe il caso che si affrontasse in maniera seria una volta per tutte. Il problema è che, prima ancora che se ne parli, si vengono a creare i presupposti per non farla. Chi se ne frega se qualcuno dei dirigenti non la vuole: sarebbe un bene per la città e per entrambe le società”. Lovera poi entra nei particolari: “Le condizioni del mondo dilettantistico sono cambiate e non ci sarebbe nulla di strano nell'unire le forze. Inoltre, da parte della politica c'è un gradimento verso questa direzione, mosso da un tema principale che è il futuro dell'impianto di via Torino, ormai segnato. A livello politico l'idea della fusione non è affatto sbagliata”. Nonostante abbia passato la mano a Ursillo da qualche anno, Lovera figura come presidente onorario del Settimo e continua a lavorare nell'ombra, seppur in maniera attiva: “Sono molto affezionato al Settimo e se posso dare una mano gliela do. Al momento non c'è nessuna trattativa, ma se mi chiedessero di far parte di questo nuovo progetto non direi di no. Sarebbe un'occasione importante per tutti - continua Lovera -, a patto che nessuno cominci a buttare sassi nello stagno con il solo obiettivo di destabilizzare le manovre. Di sicuro non si aspetterà luglio per parlarne...”. La tempistica è infatti fondamentale: siamo nel periodo in cui i campionati volgono al termine e in cui, solitamente, si comincia già a pianificare la stagione futura. L'unico modo per abbattere i tempi è caratterizzato dai rapporti tra le società, che potrebbero facilitare di molto qualsiasi operazione. “Con Ursillo mi confronto spesso - prosegue l'ex patron - ed è preparato al fatto che un giorno si potrebbe ragionare in un contesto unico. Dall'altra parte, invece, è vero che con Olivieri non siamo stati sempre in linea, ma sono cose che possono succedere. Nei confronti della famiglia Pollastrini, invece, ho sempre mantenuto un rapporto di estrema cordialità e sportività: c'è grande rispetto nei loro confronti, di fronte ai quali bisogna levarsi il cappello per quello che hanno fatto e fanno per la collettività settimese”. Infine una battuta sull'eventuale problema degli esuberi, in particolare di ragazzi, che la fusione potrebbe generare: “Credo che quando si mettono insieme i pezzi l'importante è avere le strutture adeguate: il vero problema sono gli impianti e il Comune dovrebbe risolverlo mettendoci a disposizione almeno un campo in sintetico. Per quanto riguarda i ragazzi basta fare le squadre doppie e potranno giocare tutti”. Più facile a dirsi che a farsi, evidentemente, per un problema che andrà affrontato a tempo debito. Intanto Pierino Lovera è tornato, e d'ora in avanti farà valere le proprie convinzioni.
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