L'Iveco Calcio ha riscritto un’altra volta la storia e dopo la promozione due anni fa dalla Terza alla Seconda, ha compiuto il doppio salto approdando in Prima Categoria. È il punto più alto della storia decennale degli aziendali che mai prima d’ora si erano spinti così in alto. Merito di un gruppo eccezionale a livello qualitativo e umano; un vero e proprio lusso per la categoria, guidato in maniera impeccabile (per il secondo anno consecutivo) da Alessio Veneziano, che in qualche occasione è stato costretto anche a rimettere gli scarpini e scendere in campo per sopperire ai troppi infortuni che avrebbero potuto condizionare la stagione. «Non è stato un campionato semplice - commenta il tecnico dell’Iveco -: onestamente siamo partiti con l’idea di far bene e di provare a vincere, sapendo di avere una rosa importante. Vincere i campionati non è mai facile, indipendentemente dalla categoria, e vincere per due anni di seguito è davvero un orgoglio. Purtroppo abbiamo avuto qualche incidente di percorso con infortuni seri avvenuti proprio nel momento clou della stagione, che ci hanno costretto a chiudere il campionato con soli 15 effettivi...». I settimesi hanno saputo sopperire alla sfortuna, dominando ugualmente il girone F dalla prima all’ultima giornata e totalizzando 63 punti (20 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte) in 26 partite. «In effetti abbiamo tenuto un bel passo - continua Veneziano -, vincendo con merito come testimoniato anche dagli avversari. Conquistare un girone così duro e combattuto è stato sicuramente un motivo d’orgoglio in più». Archiviati i festeggiamenti è però tempo di pensare alla prossima stagione, che si preannuncia affascinante e complicata. «L’obiettivo è affrontare la categoria con entusiasmo e fiducia e con l’idea far bene. Stiamo lavorando sugli innesti da fare - conferma Veneziano - anche se questo gruppo non è affatto da stravolgere. Cambieranno i valori in campo e dovremmo farci trovare pronti soprattutto sul piano dei giovani». Un tema, quello dei giovani, che l'Iveco non vuole assolutamente sottovalutare. In tal senso la società si è attrezzata per allestire anche una formazione Juniores che possa fungere da bacino dal quale attingere per la prima squadra: «Vogliamo strutturarci in maniera importante. Ci alleneremo tutti insieme con la Juniores per cementare ulteriormente il gruppo». L'Iveco pensa già al prossimo futuro ma, nonostante le molte novità, ripartirà come sempre da un punto fermo: l’insostituibile Gianni Forno, capitano di mille battaglie che il prossimo anno compirà 60 anni. Un caso più unico che raro, un grande esempio per i più giovani, chiamati a scrivere altre pagine di storia.
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