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CALCIO. Cairo al contrattacco: "Cerci ci ha pregato di farlo andar via. Io lo avrei tenuto!"

CALCIO. Cairo al contrattacco: "Cerci ci ha pregato di farlo andar via. Io lo avrei tenuto!"
Amauri non è esattamente l'acquisto che i tifosi del Torino sognavano per colmare il buco lasciato dalla partenza, annunciata ma non questo meno dolorosa, di Alessio Cerci. La piazza granata ha perso i suoi idoli, i nuovi 'gemelli del gol' Cerci-Immobile, e mastica amaro. Molti tifosi, eccellenti o meno, riversano malcontento e proteste sulle pagine dei quotidiani e sul web. Ma Urbano Cairo - che proprio oggi festeggia 9 anni da presidente - fa spallucce. D'altronde, sarebbe grottesca una contestazione, ora che la squadra ha un posto nei gironi di Europa League ed è partita in campionato facendo tremare l'Inter. Così il patron Cairo può andare all'attacco: "Amauri - dice - è adattissimo al 3-5-2 di Ventura ed il tecnico è molto soddisfatto del suo arrivo. Scommetto che diventerà un idolo dei tifosi, è un tipo da Toro ed è entusiasta di indossare la maglia granata. Di più: credo che il suo più grande sogno sia di segnare un gol nel derby". L'ex ariete del Parma - 314 presenze e 84 reti in serie A, 34 anni compiuti, è per Cairo "uno dei quei giocatori maturi, d'esperienza, che servono per fare il mix con i 10-11 giovani di grandi prospettive" nella rosa a disposizione di Ventura. Il vero obiettivo era Zapata? "Il Napoli l'avrebbe dato solo in prestito. E comunque Amauri era preferito al colombiano", puntualizza Cairo. A cosa punta il 'nuovo' Toro? "Per scaramanzia - risponde il presidente - non parlo di obiettivi e l'unico vero giudice sarà il campo. Ma faccio notare che negli ultimi due anni abbiamo reinvestito quasi tutti i 42 milioni ricavati dalle cessioni di giocatori. Quest'anno abbiamo uno sbilancio positivo di 2,6 milioni che vogliamo investire nel mercato di gennaio. Anzi, volevamo spenderli adesso, ma il nostro ultimo obiettivo di mercato (il prestito di Giovinco, ndr) non si è concretizzato". L'addio di Cerci non è più una ferita, almeno per Cairo: "L'avrei volentieri tenuto - dice - ma era determinatissimo ad andare via. E' riconoscente verso il Toro, ma ci ha mandato tanti messaggi, chiedendoci, con gentilezza ma altrettanta fermezza, di accontentarlo. Non gli avrei mai tarpato le ali. Speravo di chiudere prima, ma l'offerta concreta dell'Atletico Madrid è arrivata soltanto lunedì: 15 milioni più uno di bonus, che avrebbero potuto essere di più, ma che ci consentono comunque di chiudere a quota 25 milioni la cifra incassata dalle cessioni". Ora tocca a Ventura, come sempre, assemblare una squadra di n uovo tutta da scoprire. Cairo celebra la chiamata in azzurro di Quagliarella: "Evidentemente - sorride - portiamo fortuna ai giocatori che vengono da noi: anche questa volta l'Italia ha tre del Toro: Padelli, Darmian e, appunto Quagliarella".
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