''Ho sentito il presidente al telefono e mi ha detto più volte che lui ha voluto fare una battuta sulla fiscalità europea, non rivolta alla mia persona''. Ai microfoni di Sky l'ex ct azzurri Cesare Prandelli minimizza su quanto detto dal presidente della Juve Andrea Agnelli ('si è subito accasato dove il regime fiscale e' più basso, dimettendosi si e' smarcato nell'ora del bisogno'). ''Sappiamo benissimo - aggiunge Prandelli - che può essere un 35% rispetto a quella da tre, ma noi andremmo a pagare, ovviamente, la differenza. Quindi, non andremmo a evadere nulla a nessuno, come abbiamo sempre fatto nella nostra vita. Ci tenevo a dirlo, perché ho sentito il presidente e a me interessano le parole del presidente. Il presidente al telefono mi ha detto delle cose molto carine e volevo, ovviamente, specificare che è stata solo una battuta''. Prandelli poi parla delle minacce ricevute: ''per molte persone, è tutto normale, ma si, cosa vuoi che sia, è una minaccia, una lettera, una figura, un gesto, ma per chi vive di rapporti, diventa difficile, poi, mantenere una certa serenità. Quindi, non so come si possa uscire''. Si aspettava una cosa del genere? ''Ti aspetti di tutto - prosegue l'ex ct - perché l'Italia, probabilmente, in questo momento vive delle tensioni che vanno al di là dell'aspetto sportivo. Forse, l'aspetto sportivo ha dato modo a tanti di dire tante cose. Purtroppo, molte persone sono sporche, sono dentro problematiche e vedono il mondo sempre come a loro immagine e somiglianza. Nel nostro mondo sei soggetto a critica ogni due o tre giorni. Fai un mondiale ed esci in questo modo, è normale che ti aspetti delle critiche feroci da un punto di vista tecnico, ma altro no, perché - sottolinea Prandelli - quando ho letto quell'articolo, il primo mio pensiero è stato per i famigliari di quelle vittime. Cioè, se paragoniamo queste situazioni, allora dico, dove stiamo andando, non lo so. Sono delle persone che pensano di essere dei geni ma, probabilmente, dovrebbero pensare alla realtà del quotidiano. Che dire? Tanti mi dicono, ma si, fregatene, fai finta di nulla, vai avanti. Comunque, questa è la nostra Italia e, probabilmente, ce la meritiamo''.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.