L'aria del Portogallo rivitalizza Cristiano Ronaldo e spazza via i dubbi e le polemiche alimentate in Italia dalla doppia sostituzione con la Juventus. Tre gol alla Lituania hanno curato il malumore dell'attaccante, avvicinando la Selecao portoghese ad Euro 2020 e il cinque volte Pallone d'oro a quota 100 con la maglia della nazionale. Il gol come medicina, dunque, per CR7, che si è messo alle spalle la fuga dall'Allianz Stadium, dopo l'uscita di scena anticipata contro il Milan, quattro giorni dopo la sostituzione in Champions contro la Lokomotiv Mosca. E così chi lo aveva messo in discussione, oggi è costretto a celebrarlo. Il record di Ali Daei, 109 reti con la maglia della nazionale iraniana, è quasi a portata. Ancora 11 gol, una questione di tempo, per l'ennesimo primato. Se la Lituania non è stato un banco di prova complicato, come dimostra il 6-0 finale, la prova di Ronaldo ha comunque travolto i dubbi sul suo stato di forma. "Non è in perfette condizioni", aveva detto dopo il Milan Sarri, il portoghese già lontano dall'Allianz Stadium e dalla Juventus, che ora si prepara a riabbracciarlo. E a ripianare le incomprensioni, se mai ce ne sono state. "Bella vittoria di squadra, siamo a un passo dalla qualificazione", commenta soddisfatto sui social Ronaldo. Una vittoria contro il Lussemburgo, domenica, regalerebbe al Portogallo il pass per l'Europeo. Un bel biglietto da visita con cui presentarsi alla Continassa, dove per stessa ammissione di capitan Bonucci qualcosa da dirsi ci sarà. Il cinque volte pallone d'oro, che già nei giorni scorsi aveva provato a chiudere il caso, resta concentrato sulla sua Nazionale. Ad alimentare le polemiche ci pensano invece le sorelle del fuoriclasse. "Non si scherza con lui", scrive su Instagram Katia, che accompagna il commento con un esplicito "orgoglio di sorella". "Dio non fallisce", le fa eco Elma, l'altra sorella, che va giù pesante: "Sta bene, e adesso?". "Penso che avresti dovuto dribblare anche la difesa, prima di segnare", commenta ancora sui social Miguel Paixao, amico dell'ex Real Madrid e Manchester United. Le sue parole sono un chiaro riferimento alle critiche nei confronti del giocatore dell'ex allenatore Fabio Capello. Se la Juve lo ha già perdonato, tanto che non è stato multato, l'ultima parola spetterà a Maurizio Sarri. Ma con un Cristiano Ronaldo così fare la pace non sarà difficile.
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