La posta in palio al Tardini era altissima. Il Parma non poteva permettersi un altro passo falso per non finire inghiottito nella zona retrocessione, inferno che sino ad oggi ha guardato dall'alto. Il Torino invece voleva continuare a salire in classifica, obiettivo l'Europa. Risultato partita contratta, squadra chiuse, nervosismo sempre più evidente in campo, nove i cartellini gialli e, ed è quello che conta, nessun gol. La smorfia della fatica si trasforma così in sorriso solo sul volto dei giocatori del Parma. Al Torino un punto infatti non basta per viaggiare verso il paradiso della classifica; agli emiliani invece sì perché è un passo preziosissimo in un periodo decisamente nero. Merito in primis di D'Aversa che non sbaglia nulla. Viste le assenze, pesantissime, di Bruno Alves, Biabiany, Inglese e Gervinho, e con tanti giocatori a corto di ossigeno. Mazzarri invece ci ha provato in tutti i modi senza portare a casa la vittoria. Lo ha fatto confermando prima di tutto l'assetto che così bene aveva fatto nelle ultime gare. Il primo atto del match è al 9' con un tiro, senza velleità, di Berenguer. Al 20' bella combinazione fra Berenguer e Baselli con quest'ultimo capace di addomesticare il pallone con la coscia ed andare al tiro al volo; palla veloce ma d'un soffio a lato. Poi è il turno di Belotti ma in un paio di occasioni non punge. La ripresa si apre con una conclusione di Baselli, palla che esce di poco rispetto all'incrocio dei pali. Ma al 6' una ripartenza del Parma è davvero pericolosa con Sirigu perfetto sul diagonale di Dimarco. Al 10' cartellino giallo per Belotti, sanzione pesante perché l'attaccante dovrà saltare per squalifica la prossima sfida con il Cagliari. Sarà la prima assenza della stagione per lui. Al 17' ancora una clamorosa occasione per il Parma che si fa pericoloso: Mazzarri corre ai ripari inserendo prima Parigini e poi Zaza rispettivamente per Rincon e Ansaldi. La partita diventa sempre più incandescente. Doveri alza cartellini gialli a raffica e si scaldano anche le panchine con battibecchi a distanza anche fra D'Aversa e Mazzarri. Parigini ha l'ultima occasione per sbloccare il risultato al 36' in contropiede ma preferisce tirare una volta in area di rigore invece di servire Zaza e Sepe para la sua conclusione centrale. Poi più nulla, se non falli, reazioni e tanto nervosismo.
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