É uscita alla distanza, la Juventus, in svantaggio nel primo tempo prima di rimontare nella ripresa, mantenendo la striscia positiva in casa contro il Milan. "Con 18 punti di vantaggio - spiega Allegri, a fine partita - era giusto che qualcuno recuperasse le energie". Sono nate così le difficoltà della Juve nei primi 45', prima di dare una sferzata alla partita nella ripresa: "Sapevo che non sarebbe stato facile, ci siamo fatti gol per conto nostro. Poi le partite son lunghe, fai cambi e cambia anche la partita. La nota positiva è il recupero di Khedira, ha giocato una partita importante". Il suo rientro ha il rovescio della medaglia dell'infortunio di Emre Can, uscito dal campo dolorante e in dubbio per la sfida del 10 aprile ad Amsterdam: "Vediamo, Emre ha una distorsione alla caviglia, ma dobbiamo capire la situazione. Cristiano Ronaldo sta meglio, ci sono buone possibilità di vederlo ad Amsterdam, ma bisogna ancora aspettare". Recrimina, invece, il Milan per alcune decisioni arbitrali, ma anche per le valutazioni della Var, dopo una partita di grande qualità sfuggita di mano nel secondo tempo. "La squadra ha fatto una prova d'orgoglio e coraggio, ma la partita è stata condizionata - ruggisce Leonardo -. Andiamo a casa con zero punti per errori arbitrali netti". Parole di fuoco, quelle del dirigente milanista, convinto che "l'arbitro sia stato inadeguato, non è stato all'altezza nei colloqui con i giocatori". Al centro delle proteste il rigore non fischiato per fallo di mano di Alex Sandro nel primo tempo e "l'ammonizione di Calhanoglu senza motivo: questo fa innervosire, l'arbitro deve gestire e calmare, non alimentare la tensione". Smorza i toni, Gattuso, smarcandosi dalle domande sull'arbitraggio: "A me non piace parlare di arbitri, credo nella buona fede di chi fa questo mestiere. Abbiamo giocato una buona partita contro una squadra che sembra non sudare nemmeno, non meritavamo di perdere e ci rimane il rammarico per i punti sfumati. Dobbiamo concentrarci sulle prossime sette partite di campionato e due di Coppa Italia, dobbiamo vincere a tutti i costi per arrivare al nostro scudetto che si chiama Champions League". Anche se non gli piace giudicare, gli episodi contestati non sono sfuggiti all'allenatore rossonero: "Me ne sono accorto, ci vedo bene. Dobbiamo essere più bravi a farci rispettare, Mandzukic sembra uno che gioca al parco con gli amici per la forza che ha".
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