Passato, presente e futuro si intrecciano nelle parole di Gattuso, a caccia della ''svolta'' contro la Juventus per tenere stretto il quarto posto, insidiato da tante pretendenti agguerrite. Il tecnico del Milan ammette di essere ''deluso'' e ''arrabbiato'' per questo periodo buio (''dopo il derby ci siamo smarriti, qualcosa si è inceppato'') ma nega i presunti dissapori con Leonardo (''non ci sono problemi, non mi ha mai imposto un modulo, sono solo chiacchiere da bar''), rilanciando le ambizioni Champions del Milan (''resta il nostro obiettivo, la Juventus arriva a pennello per ripartire'') e il proprio desiderio di restare in sella (''a livello professionale sto benissimo e ho due anni di contratto, il mio futuro è qui e voglio raggiungere gli obiettivi''). Gattuso è elettrico ma non vuole sentirsi definire ''nervoso'', non ''vuole spaccare tutto'' ma restare ''lucido''. Sente che il momento è delicato e vorrebbe cambiare l'inerzia della stagione e cancellare il pessimismo che aleggia dopo due sconfitte e un pareggio: ''Servirà una grande prestazione ma vincere si può. Chiamala impresa o come vuoi. Loro non avranno la testa già alla Champions, la loro forza è proprio questa. Non mollano mai, sanno reggere la pressione, sono impressionanti in questo''. Gattuso è convinto che una vittoria nella tana dei cannibali (mai violata da quando c'è lo Stadium) possa ''far ripartire'' il Milan, magari facendo proprio tesoro dell'esperienza della Juventus in Champions: ''Con l'Atletico tutti la davano per morta, non si reggeva in piedi e quella partita le ha cambiato la stagione. Possiamo fare il loro stesso percorso''. Gattuso torna all'antico, con il più collaudato 4-3-3 e l'inserimento a sorpresa di Borini per dare maggiore equilibrio (Calhanoglu mezzala, Biglia in panchina), e va alla ricerca di cosa non va: ''Ci sono tanti giocatori che facevano delle cose incredibili qualche settimana fa. Ognuno di noi ora commette degli errori a livello tattico. Se qualcuno dice che non abbiamo preparato bene la partita con l'Udinese, ci sta. Ma sono scelte mie. Tante volte dico a Leo e Maldini chi gioca il giorno stesso della partita, nessuno mi impone niente. Domani ci vuole tutto, a livello tattico, di personalità e di voglia''. L'assenza di Cristiano Ronaldo è una buona notizia per il Milan ma Gattuso non si fida di Kean, pallino di Leonardo che ha provato a portarlo in rossonero a gennaio: ''Abbina talento a forza fisica, va lasciato tranquillo. Deve volare basso e lavorare sui margini di miglioramento''. A tal proposito Gattuso è convinto che l'intervento di Bonucci, secondo cui la colpa dei buu razzisti a Cagliari sia da smezzare tra Kean e il pubblico, fosse ''solo un consiglio'' per ''aiutare un ragazzo del 2000'': ''Bonucci è stato massacrato ma voleva solo farlo stare tranquillo''. Tranquillo Gattuso non riesce proprio a starci e per questo invidia un po' il carattere di Allegri: ''Ho giocato con lui a Perugia, è stato mio allenatore al Milan per due anni e non l'ho mai visto arrabbiato. Qualcosa da lui ho imparato ma siamo proprio all'opposto''. Ma con lo stesso desiderio di vincere domani, chi per afferrare lo scudetto e chi per sognare un posto in Champions.
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