C'è inevitabilmente tanta Juve nella top 11 del campionato appena in archivio con un gap tra i punteggi record delle tre big e quelli negative delle ultime, che hanno giustificato una valanga di gol e troppe gare senza storie. I sei juventini in classifica formano l'ossatura di una squadra quasi invincibile, due i rappresentanti di Napoli e Roma. L'intruso è Conti, uno dei pezzi pregiati dell'Atalanta di Gasperini, l'unico per ora che non e' stato ceduto. In attacco vengono premiati i gol pesanti di Higuain rispetto a quelli comunque rilevanti di Dzeko e Mertens. -BUFFON: L'uomo dei record compatta la Juve, alza la saracinesca, conquista l'ottavo scudetto,a 15 anni dal primo e i trofei ora sono 16, in attesa di Cardiff. Monumentale a Lione, sempre sicuro salvo con Genoa, Inter e Roma. -CHIELLINI: a 3 o a 4 poco importa, lui non perde un colpo, azzanna gli avversari, rassicura Buffon. Poco lucido solo con Fiorentina e Inter. -KOULIBALY: potente ed elegante, sempre piu' in sintonia con Albiol. Male a ottobre, poi non sbaglia piu' nulla salvo a Madrid. Migliore in campo con Udinese e Roma. -BONUCCI: padrone della difesa, centrale dalle aperture eleganti, tre gol come l'anno prima. Sempre tra i migliori: tre lievi insufficienze in stagione, l'ultima a gennaio. -CONTI: il 23/enne esterno destro dell'Atalanta ha incantato con le sue progressioni, la capacita' di inserimento e gli 8 gol. Sempre tra i migliori, unico flop 2017 con l'Inter. -KHEDIRA: stratega del centrocampo, tampona e rilancia con classe e continuità, si giova del nuovo schema di Allegri, decolla a novembre e non si ferma piu' con un gioco poco appariscente ma incisivo. -STROOTMAN: La 'lavatrice' torna a pieno regime, l'olandese ricuce il centrocampo romanista riproponendosi ai massimi livelli con costanza e continuita'. Poche battute a vuoto, miglior gara col Sassuolo. -NAINGGOLAN: la sua stagione migliore nel ruolo di incursore dietro Dzeko. Segna 11 gol con menzione speciale per le doppiette con Samp e Inter e le prestazioni con Fiorentina e nel primo derby. -DYBALA: la crescita prosegue e l'erede di Sivori continua a stupire, dopo avere giganteggiato con Messi a Barcellona. Dieci gol, assist, giocate deliziose per il folletto imprendibile che fa la differenza soprattutto in Coppa Italia e Champions. -INSIGNE: passa per i suoi piedi educati l'armonioso gioco offensivo di Sarri, con tanti assist per Mertens. Segna 18 gol nell'anno della consacrazione con rare insufficienze e tanti encomi. -HIGUAIN: 12 gol meno del suo record, ma 24 gol pesanti, specie quelli con Roma, Napoli, Lazio, Fiorentina e Torino. Non sente il peso dei 90 mln della clausola, arma letale della Vecchia Signora. Tanti gli aspiranti alla panchina della Top 11: in particolare il portiere del futuro Donnarumma, i difensori Manolas e Barzagli, gli esterni Zielinski e Alex Sandro, i centrocampisti Kessie' e Hamsik, gli esterni d'attacco Bernardeschi, Mandzukic, Keita e Gomez, i dominatori della classifica marcatori Dzeko, Mertens, Belotti e Immobile. Nonostante la goleada tardiva con l'Udinese c'e' tanta Inter tra la formazione dei protagonisti in negativo della stagione. In particolare spiccano i nomi di Kondogbia, Brozovic e Banega che, salvo il primo periodo di Pioli, non hanno mai inciso. Al flop partecipano anche alcuni milanisti e Maxsimovic e Bruno Peres, in controtendenza nel campionato eccellente di Napoli e Roma. -HART: senza mezze misure passa da prestazioni buone (Juve, Milan, Atalanta e Fiorentina) ad altre modeste con picchi negativi nei pasticci due volte con l'Inter e con Samp, Empoli e Napoli. -BRUNO PERES: piu' croce che delizia per Spalletti che alla fine lo lascia in panchina. Bene con Inter, Empoli, Genoa e Udinese, poi comincia a perdere colpi: molto male con Porto, Torino, Sassuolo fino al derby di Coppa Italia con la Lazio. -MAXSIMOVIC: valutato 25 mln, non ha mai convinto Sarri che l'ha utilizzato col contagocce. Una dozzina di presenze, la meta' insufficiente. Bene con Crotone e Bologna, male con Atalanta, Roma, Besiktas e Fiorentina. Una delusione. -PALETTA: molto alterno anche l'esperto centrale argentino, capace di prestazioni positive con Inter, Juve, Roma e Lazio per poi procurare rigori ed espulsioni che penalizzano il Milan. Picchi negativi con Genoa e Roma, ma tante le bocciature. -NAGATOMO: coinvolto nel disastro nerazzurro e utilizzato poco. Ma l'esterno giapponese , salvo col Southampton, e' andato sempre male, in particolare nel ritorno con gli inglesi, con Napoli, Roma e Fiorentina. E' tempo di cambiare aria. -KONDOGBIA: un'altra stagione da cancellare per il francese, positivo in un pugno di gare, soprattutto con l'Atalanta. Il resto e' da dimenticare con punte molto negative con Bologna, Milan e Fiorentina. -BRUNO FERNANDES: torneo alterno del portoghese che brilla con Pescara, Atalanta e Fiorentina, poi delude in molte gare (in particolare col Bologna) forse per mancanza di esperienza. -BROZOVIC: va a ruota degli altri con pochi sussulti (Genoa e Juve) e tante incertezze. Impalpabile quando viene utilizzato, fa tanta panchina. Male in una dozzina di gare, disastroso con la Samp. -BANEGA: coinvolto nel naufragio interista, si esalta con Roma e Juve, spettacolare e autore di una tripletta con l'Atalanta. Ma si deprime spesso e scompare di scena in troppe gare (Napoli, Samp e Sparta Praga). Altra grande delusione. -ILICIC: protagonista con Liberec e Empoli e di un discreto girone d'andata, perde smalto e il posto. Delude quando viene utlizzato da Sousa, in particolare con Juve, Roma, Lazio, peggiore in campo col Milan. -BACCA: comincia col botto (tripletta al Toro) e segna comunque 13 gol, ma il suo apporto e' evanescente e Montella finisce con lasciarlo fuori. Bene con Samp e Lazio, male quasi sempre con punte negative con Bologna, Fiorentina e Cagliari. Tante le delusioni e molti i giocatori immaturi per la serie A. Fra i portieri Posavec, tra i difensori Cionek, Torosidis, Gonzalo Rodriguez, Burdisso, De Sciglio, Vermalen, tra i centrocampisti Padoin, Tachtsidis, Gerson, Joao Mario, tra le punte Destro, Maccarone, Pucciarelli e Thereau.
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